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mercoledì 22 settembre 2010

NUOVO ANNO NUOVA INFLEUNZA H1N1 NEW

A Lione si cerca di incrociare i virus H1N1 e H5N1 dell’influenza

7 settembre 2010
Di Luigi Iannantuoni

Nel cuore del P4, un laboratorio di massima sicurezza, un esperimento in corso cerca di determinare le condizioni d’ibridazione di due virus. Il primo si propaga rapidamente ma ha una bassa mortalità, il secondo è poco contagioso ma spesso mortale.

Da tre settimane il laboratorio P4 di Lione ha interrotto qualsiasi altra manipolazione. Questo laboratorio di massima sicurezza – non ne esiste che uno in Francia ed una ventina nel mondo – si concentra attualmente su un esperimento ad alto rischio: dei tentativi di incrocio tra il nuovo virus H1N1 e quello dell’influenza aviaria, l’H5N1. Il primo si diffonde facilmente ed ha una bassa mortalità, il secondo si diffonde difficilmente ed ha un’alta mortalità.
«Si cerca di comprendere, infettando una cellula con due virus, quali siano le condizioni determinanti a livello genetico che permetterebbe loro i scambiare i loro geni (notoriamente all’interno dei maiali – NDR)» riassume il virologo Bruno Lina, che dirige dirige i lavori sull’influenza A in questo laboratorio dell’Inserm. Tre biologi della sua équipe sono stati distaccati per effettuare questi eperimenti decisi ed avallati a livello ministeriale. Provvisti di passaporti specifici, essi sono assistiti da una mezza dozzina di tecnici impiegati presso il laboratorio. «Tutte le manipolazioni si fanno in scafandro ed obbediscono a dei regolamenti molto restrittivi» assicura Bruno Lina.


Se l’esperimento è legato al Centro Nazionale di controllo dei virus influenzali che quest’ultimo [Bruno Lina - N.dT.] dirige, la finalità non sarebbe, a suo dire, quella di arrivare ad un vaccino, ma solo di ottenere alcune informazioni: «Perché fabbricare un vaccino contro un virus che non esiste?» O non esiste ancora. I primi risultati non si avranno prima di due mesi e serviranno a stabilire quale prosecuzione dare a questa operazione dal budget (provvisorio) di 200.000 euro. Per adesso, «si è fatto qualche tentativo, ma non si è ottenuto che qualche risultato preliminare» aggiunge il virologo. Se è troppo presto per dedurne qualcosa riguardo alla probabilità del’apparizione di un tale mostro virale, «al momento il rischio sembra piccolo» ci confida. E conclude dicendo: «Questa è una buona notizia».

FONTE :  http://www.infoland.ch/

Inizia l'autunno e come sempre  arrivano i malanni stagionali e con essi i vaccini,per quest'anno sarà in circolazione il vaccino per l'influenza stagionale che non sarà altro che quello dell'anno scorso (dato che non l'hanno venduto) con alcune modifiche.
Potete scaricare i dossier sulla loro tossicità su questo link
http://www.mediafire.com/download.php?fd62ocq4snl58c4 
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