Dopo il disastro che ha cancellato Haiti su molti blog è uscita la notizia che tutto quell'orrore potrebbe essere stato causato da una micidiale arma geofisica americana
Raccogliendo inormazioni ho trovato una notizia che nessun mezzo di informazione ha voluto dare e cioe' che il presidente Chavez in un intervento ha chiaramente espresso il suo punto di vista riguardo il terremoto e cioe':
 
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 |  CHAVEZ E I TERREMOTI 
Postato il Lunedì, 01 febbraio @ 16:10:00 CST di davide |   |  
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  |          DI NIKOLAS KOZLOFF 
counterpunch.org 
 
Hugo Chavez ha detto un bel po’ di cose fuori dal comune durante questi  ultimi anni, ma posso essere io a sbagliarmi quando recentemente ho  riportato un articolo in cui il presidente venezuelano accusava gli USA  di aver causato il terremoto di Haiti a causa dell’uso di armi segrete.  La storia è apparsa sul giornale spagnolo ABC e riportata da gruppi  editoriali dell’ala destra del partito come El Nuevo Herald. Comunque,  la notizia è apparsa anche in un bel po’ di altri media e televisioni in  tutto il sud America, inclusi alcuni giganti dell’informazione come O  Globo in Brasile. 
 
Le cronache, basate sui commenti di Chavez su una notizia pubblicata sul  sito web della Tv venezuelana Vive, erano a loro volta basate su un  rapporto della Russian North Fleet, la flotta russa di stanza sullo  stretto di Barens e nel mare norvegese, che stava monitorando le  attività militari nel mare dei Caraibi già dal 2008. Nel rapporto viene  dichiarato che il terremoto del settimo grado che ha devastato Haiti sia  stato causato da un sistema sperimentale di onde d’urto che avrebbero  creato delle “anomalie del tempo tali da causare alluvioni, periodi di  siccità e uragani”. |  
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fonte :
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6725
A seguito di questa, l'ambasciata venezuelana prende le distanze la notizia non viene fatta circolare e una buona parte del mondo non sa che il presidente Chavez ha detto una cosa molto allarmante che conviente tener nascosto il piu' possibile 
In un altro articolo sempre sullo stesso sito mi imbatto in un altra notizia che potrebbe rafforzare la prima e cioè:
Haiti una nuova Arabia Saudita? Enormi quantitativi di petrolio che fanno gola agli USA
4 febbraio 2010 di 
supermarco  Dal sito Internet 
www.comedonchisciotte.org (pubblicato il 3 febbraio 2010)
Personalmente credo che le due notizie si rafforzano a vicenda se fosse vera anche la notizia dell'arma allora 3 indizi fanno la prova.....ed ecco cosa si trova in rete...
A voi le conclusioni 
  
 
 P A M I R  3
L'ARMA CHE CREA I TERREMOTI
ATTENTI AI TERREMOTI STRATEGICI! GEOLOGI SCOPRONO  NELL'AREA
 CARAIBICA GIACIMENTI DI PETROLIO E GAS LA CUI  GRANDEZZA
 SAREBBE AL SECONDO POSTO DOPO IL MEDIO ORIENTE.
Pamir 3 è parte di una serie di armi ambientali capaci    di creare terremoti, tsunami, distruzione dell'equilibrio ecologico di una    regione, modificazioni delle condizioni atmosferiche - nubi, precipitazioni,    cicloni e uragani - modificazioni delle condizioni climatiche, delle correnti    oceaniche, dello strato di ozono o della ionosfera. In questo dossier vedremo    le principali armi ambientali.
(a cura di Claudio Prandini)
In questi ultimi anni gli americani sono arrivati alla
creazione di una macchina più potente: Pamir 3
   INTRODUZIONE
Nessuno può negare che, dopo Hiroshima    e Nagasaki, ci siano state più di 1000 esplosioni nucleari nel sottosuolo    terrestre, nella profondità degli oceani e persino nello spazio, esplosioni    capaci di causare terremoti e tsunami, e altri disastri ambientali.
Creare un sisma o uno tsunami è dunque possibile. Sono cose vere,    scientifiche, provate. Esistono linee di frattura e faglie assai evidenti e    note sulla superficie terrestre. Ci sono mappe precise che rivelano i punti    deboli e vulnerabili, sui quali è un giochino da ragazzi poter intervenire.
Non ho prove che ci sia stato un esperimento nucleare o convenzionale capace    di provocare un determinato terremoto, ma sono abbastanza pessimista per non    pensarlo. In 45 anni di carriera militare in giro per il mondo, ne ho viste di    tutti i colori.
Negli anni 40, un professore israeliano-neozelandese faceva degli esperimenti    in mare tra Nuova Zelanda e Australia, riuscendo a provocare delle onde    anomale, dei piccoli tsunami. Lavorava in Australia per conto dell’Università    di Auckland, ma i fondi dati a questo progetto erano gestiti dagli Stati Uniti    e dalla Gran Bretagna.... (generale Fabio Mini autore    dell’articolo Owning the weather ("Possedere il clima"), pubblicato sulla    rivista Limes N. 6 del 2007 -      Vedi dossier) Cosa sappiamo al  momento dell'arma sismica?
Durante la Seconda  Guerra mondiale, alcuni ricercatori neozelandesi hanno tentato di realizzare una  macchina in grado di provocare tsunami che potesse essere utilizzata contro il  Giappone. I lavori furono diretti dall'australiano Thomas Leech dell'università  di Auckland, sotto il nome di "Progetto Seal". Furono realizzati numerosi  esperimenti su piccola scala, nel 1944-45, a Whangaparaoa. Gli esperimenti  furono coronati da successo. 
Gli Stati Uniti consideravano questo programma tanto promettente quanto il  "progetto Manhattan" per la fabbricazione della bomba atomica. Fu designato il  dottor Karl T. Compton per collegare insieme le due unità di ricerca. Compton  era il presidente del MIT [Massachusets Institut of Technology, ndt]. Aveva già  reclutato numerosi esperti per lo sforzo bellico ed era una delle otto persone  incaricate di consigliare il presidente Truman sull'uso della bomba atomica.  Egli pensava che [la bomba] avrebbe potuto fornire l'energia necessaria  all'équipe di Leech per provocare grandi tsunami. 
I lavori di Thomas Leech proseguirono durante la Guerra fredda. Nel 1947,  Giorgio VI innalzò lo scienziato alla dignità di Cavaliere dell'Impero  britannico per ricompensarlo di avere elaborato una nuova arma. Essendo il  Progetto Seal ancora un segreto militare, non fu rivelato all'epoca che [Leech]  era stato onorato per la bomba a tsunami. In seguito, i servizi USA si sono  applicati per fare credere che queste ricerche non fossero mai esistite e che  tutto fosse una finzione per impressionare i Sovietici. Tuttavia, l'autenticità  degli esperimenti di Leech è stata stabilita, nel 1999, quando una parte della  documentazione è stata declassificata dal ministero neozelandese degli Affari  esteri. Ufficialmente, ora gli studi sono stati ripresi all'università di  Waikato.
Si ignora se le  ricerche anglo-sassoni siano proseguite negli anni '60, ma esse sono per forza  ricominciate quando fu deciso di abbandonare i test nucleari nell'atmosfera a  vantaggio dei test sottomarini. Gli Stati Uniti temevano di provocare  involontariamente terremoti e tsunami. Volevano saperlo fare volontariamente. 
Ufficialmente, alla fine della guerra del Vietnam, gli Stati Uniti e l'Unione  sovietica hanno rinunciato alle guerre ambientali (terremoti, tsunami,  distruzione dell'equilibrio ecologico di una regione, modificazioni delle  condizioni atmosferiche - nubi, precipitazioni, cicloni e uragani -  modificazioni delle condizioni climatiche, delle correnti oceaniche, dello  strato di ozono o della ionosfera) firmando la "Convenzione sul divieto di  utilizzo di tecniche di modificazione dell'ambiente per scopi militari o per  altri fini ostili" (1976). 
Tuttavia, a partire dal 1975, l'URSS ha iniziato nuove ricerche di  Magnetoidrodinamica (MHD). Si trattava di studiare la crosta terrestre e di  prevedere i terremoti. I Sovietici studiarono la possibilità di provocare  piccoli terremoti per evitarne uno grande. Tali ricerche furono ben presto  militarizzate. Sfociarono nella costruzione di Pamir, la macchina per terremoti. 
All'epoca dello smantellamento dell'URSS, alcuni responsabili del programma  decisero di passarlo agli Stati Uniti per denaro, ma essendo la loro ricerca  incompiuta, il Pentagono rifiutò di pagare. Nel 1995, quando la Russia era  governata da Boris Eltsin e dall'oligarca Victor Chernomyrdin, l'US Air Force  reclutò i ricercatori e il loro laboratorio a Nijni Novgorod. Vi costruirono una  macchina molto più potente, Pamir 3, che fu testata con successo. Il Pentagono  acquisì allora gli uomini e il materiale e li trasportò negli USA dove furono  integrati nel programma HAARP. 
Negli ultimi anni sono  stati suggeriti alcuni utilizzi dell'arma sismica, particolarmente in Algeria e  in Turchia. Tuttavia, il caso più discusso è quello del sisma del Sichuan  (Cina), il 12 maggio 2008. Durante i 30 minuti che hanno preceduto il terremoto,  gli abitanti della regione hanno osservato colori insoliti in cielo. Se certuni  vedono in questi eventi il segno che il Cielo ha ritirato la sua fiducia nel  Partito comunista, altri li interpretano in maniera più razionale. L'energia  utilizzata per provocare il sisma avrebbe anche provocato le perturbazioni della  ionosfera. Nei mesi seguenti, il web e i media cinesi hanno diffuso e discusso  questa ipotesi che oggi viene data per certa dall'opinione pubblica cinese. (Fonte  web) 
 PAMIR, L'ARMA SISMA CHE
 ESISTE DAVVERO
 Fonte web
Da una dichiarazione di William Cohen, ex  segretario di Stato per la Difesa USA, del 28 aprile 1997 (QUI): "Others  [terrorists] are engaging even in an eco-type of terrorism whereby they can  alter the climate, set off earthquakes, volcanoes remotely through the use of  electromagnetic waves. So there are plenty of ingenious minds out there that are  at work finding ways in which they can wreak terror upon other nations.It's real,  and that's the reason why we have to intensify our[counterterrorism] efforts. 
 
 Secretary of Defense William Cohen at an April 1997 counterterrorism conference  sponsored by former Senator Sam Nunn. Quoted from DoD News Briefing, Secretary  of Defense William S. Cohen, Q&A at the Conference on Terrorism, Weapons of Mass  Destruction, and U.S. Strategy, University of Georgia, Athens, Apr. 28, 1997."
Traduzione:
Altri  terroristi sono impegnati in un tipo di azione "ecologica",  nel senso che essi possono alterare il clima, far scatenare i terremoti, le  eruzioni vulcaniche, utilizzando onde elettromagnetiche. Molte menti  ingegnose stanno lavorando attualmente per mettere a punto i mezzi per  terrorizzare intere nazioni. Tutto questo  è reale ed è per questo che abbiamo  intensificato i nostri sforzi nella lotta contro i terroristi.
Segretario  della Difesa William Cohen, aprile 1997. Conferenza dedicata al  contro-terrorismo organizzato dal senatore Sam Nunn. Dichiarazioni segnalate al  Dipartimento della Difesa (DoD). Conferenza contro il terrorismo. Armi di  distruzione di massa e la strategia degli Stati Uniti. Università della Georgia,  Atene, 28 aprile 1997.
 Leggiamo tra le righe:
 Noi sappiamo  che questo è possibile perché da tantissimi anni noi (americani) abbiamo tali  armi. Una simile tecnologia ha dei costi accessibili, al contrario della  tecnologia nucleare.
 Spiegazione:
 I terremoti e le eruzioni  vulcaniche artificiali non sono impossibili, infatti una minima causa, ben localizzata, può generare un  cataclisma.
I terremoti sono legati al movimento  delle placche, lungo le faglie. Sappiamo che un terremoto devastante è previsto  lungo la faglia di S.Andreas, in California. Ma non sappiamo quando, e dunque  non conosciamo, a priori, l'energia sufficiente a scatenare il fenomeno. Ma  esiste una tecnica che permette di agire sugli strati profondi del sottosuolo  con delle onde elettromagnetiche.
Negli anni settanta i Russi avevano costruito un enorme generatore a pulsioni  battezzato "Pamir" che poteva essere trasportato su un grosso camion. Era una  variante del generatore di Sakharov (MK1), a compressione di flusso.
Questo generatore chiamato anche Generatore di Pavloski utilizzava dei cannoni  elettromagnetici, con un esplosivo chimico che interagiva con un potente  solenoide (in regime di numero di Reynolds magnetico elevato).
Questo sistema permetteva di far  circolare forti correnti elettriche nel terreno.
Il dispositivo fu ufficialmente  presentato come un sistema per analizzare la situazione di un terreno  misurandone sulle grandi distanze e a grandi profondità la conduttività  elettrica del suolo.
Il sistema, usato con moderazione, può  testare il terreno, come quando si danno leggeri impulsi su un blocco in  equilibrio per vedere se è pronto a scivolare in un burrone.
Ma un tale sistema potrebbe non solo studiare la situazione pre-sismica del  territorio, ma eventualmente innescare il terremoto.
Se la faglia non è pronta a cedere, occorrerebbe una notevole energia per  innescare il terremoto.
Al giorno d'oggi ormai sappiamo che una variazione di conduttività è il segno di  un imminente terremoto.
Con una simile macchina e dei dati  geologici esatti, i militari potrebbero, in aree potenzialmente "ostili", o per  ragioni geo-politiche, innescare un devastante terremoto, uno tsunami o  un'eruzione vulcanica....
Un  generatore  MHD (detto anche "generatore di plasma") a scappamento lineare di Faraday, alimentato  con esplosivo (propergol) solido al cesio, o al sodio (sostanze a basso  potenziale d'ionizzazione). Lo scappamento  espelle gas ionizzato a 3000° tra due o più elettrocalamite. Esso sviluppa 4,8  tesla, e ha elettrodi che raccolgono le correnti generate durante qualche  secondo (15000 a 25000 A su 1000V). Dal documentario " Les colères du climat"  (le collere del clima), trasmesso sulla 5 (emissione televisiva franco-tedesca),  film che passa in rassegna le differenti catastrofi "naturali" mondiali dal 2002  in poi, un corto estratto sulla "Pamir":
 
Una misteriosa arma al plasma vista poco  prima del terremoto a Nigarta in Giappone, nel Luglio del 2007. Le stesse luci  rosse, bianche e celesti riflesse sulle nuvole sono state viste e filmate poco  prima del recente disastroso terremoto in Cina.
Quando quest'estate c'è stato il terremoto in Cina, ho subito pensato: "Ecco!  Vogliono far dimenticare le polemiche e le proteste internazionali sul Tibet e  le olimpiadi!".
 Non sono l'unica a pensarlo:  China Earthquake caused by HAARP weapon
Jeff Steinberg della La  RouchePAC.com (La Rouche Political Act Comitee), dichiara che ci siano le prove  che HAARP ha causato il grande terremoto in Cina e che la 3 Guerra Mondiale  arriverà con aurore boreali...   Il terremoto in Turchia del 17  agosto 1999: A Duzce, epicentro del terremoto,  alcuni sopravvissuti hanno dichiarato che quel giorno la base militare americana  era stranamente deserta; inoltre dissero di aver visto una luce strana nel cielo  e udito un rumore infernale, essi sono convinti che un ordigno atomico sia stato  testato nel sottosuolo della base. Condoleeza  Rice al Senato Americano il  18 gennaio 2005:
 "Lo tsunami è stato una  meravigliosa occasione (wonderful  opportunity) di mostrare il cuore del popolo americano. E  io penso che "gli utili" sono stati molto importanti sul fronte diplomatico". Indonesia  il 26 dicembre 2004.
Migliaia di chilometri di coste sono state spazzate via a causa di un maremoto  spaventoso.
Simulazione dello TSUNAMI nel sud-est  asiatico.
Un fenomeno simile potrebbe essere di  origine umana, per camuffare un test di un'arma nei fondali marini, in una  regione in cui gli effetti sismici possano essere confusi con dei fenomeni  naturali?
 
Il luogo era ideale per la presenza di  una fossa oceanica che protegge le coste e la base americana di Diego Garcia (si  sa che più il fondo marino risale velocemente, più il tsunami è devastante) e  anche l'ora giusta per far si che ben due satelliti USA passavano lì "per caso",  per constatare gli effetti di questa "arma sismica".
Torniamo alla    Pamir, che secondo il video dovrebbe  funzionare in questa maniera:
attraverso il suolo, in corrispondenza di una faglia e di una falda acquifera,  la macchina "inietta" la scarica elettromagnetica.
Il passaggio della corrente vaporizza l'acqua e produce un effetto di  sollevamento o scivolamento o spaccatura di una placca.
Questo effetto si può propagare a grande distanza e scatenare un sisma anche  molto lontano della zona sollecitata. In un convegno in USA i russi avevano  presentato questa macchina come un "sistema che permette di misurare la  conduttività elettrica del suolo" dichiarando che "una variazione di  conduttività può essere un segno che annuncia un sisma imminente".
E' logico che i parametri fisici,  elettromagnetici del sottosuolo di una regione possano essere modificati in  presenza di un terremoto imminente.
Dunque sarebbe logico sistemare intorno ad una regione, a rischio, dei captori  passivi (misura dei campi elettrici o attivi (misura della conduttività  elettrica del sottosuolo, ecc.)
Ma uno strumento di misura non ha bisogno di mettere in gioco tali intensità in  tanto tempo (5-10 secondi).
Dunque questo generatore MHD non è un strumento di misura, ma sicuramente uno  strumento capace di agire sull'ambiente sotterraneo.
Ora questo sistema potrebbe essere usato nei fondi marini.
Modificando un banale sottomarino, e modificando i motori con altri alimentati a  propenol solido, che funzionano molto bene nell'acqua e sotto pressione (30 bar  corrispondono a 300 metri di profondità). Sarebbe così possibile utilizzare un  generatore Pamir nelle vicinanze di un faglia marina.
  
 Sarebbe una nuova forma di guerra  discreta (silent war), dove indebolire un avversario può semplicemente  consistere nel creare dei "fenomeni naturali" sul suo territorio, con dei mezzi  modesti .
 
Non escludendo di proporre, in seguito,  un "aiuto umanitario"...
Tutto questo ha l'aria talmente semplice e logica che ci possiamo chiedere se  questo non è stato già messo in opera.
Qui la traduzione di un articolo (censuratissimo) sulle manipolazioni  mediatiche, politiche, e scientifiche sullo tsunami del 26 dicembre 2004:  Il più grande crimine di guerra Un  consiglio:
i governi che hanno le loro coste esposte a probabili tsunami, non che, qualche  bega in corso con potenze bellicose (esempio USA), dovrebbero rimpiazzare le boe  rilevatrici di tsunami, con alcuni Idrofoni sensibili capaci di rilevare  esplosioni marine importanti. Un sistema poco costoso, che contribuirebbe  inoltre, una volta per tutte, a stoppare la sperimentazione nucleari sotterranea
Riprendendo l'ipotesi che la Pamir,  l'arma sismica, sia stata "testata" e utilizzata per scopi politici, prendiamo  ad esempio alcuni terremoti che sono coincisi, stranamente, con accadimenti  geopolitici, ad esempio: il devastante terremoto in Armenia nel dicembre 1988  contemporaneo all'inizio dei disordini etnici in questa regione; e ancora fra  l'Armenia e l'Azerbaijan sempre nel 1988.
Poiché l'Unione Sovietica era in  pericolo, qualche generale sovietico non potrebbe, ripeto è solo un'ipotesi,  aver cercato di interrompere l'insurrezione nella regione, utilizzando la Pamir?
Terremoti, tsunami, ma un'eruzione  vulcanica può essere provocata artificialmente?
Il nome geyser deriva da Geysir che è il  nome del più noto geyser islandese.
Un geyser è un pozzo naturale, una colonna piena d'acqua bollente, che scende  profondamente nella terra in corrispondenza di una sorgente di calore.
(La cosa sorprendente che quest'acqua è verdognola, a causa dei batteri che vi  vivono "nutrendosi di questa energia" e non dell'energia del sole. Questi  batteri muoiono se la temperatura scende al di sotto di un certo limite  (80-90°)).
L'acqua nella colonna è vicino all'ebollizione. Più la pressione è elevata e più  la temperatura è alta.
Quando l'acqua non riesce a bollire il geyser cessa la sua attività, perché il  peso della colonna d'acqua crea una pressione sufficiente per impedire  l'ebollizione (tutti noi sappiamo che più la pressione è alta più la temperatura  d'ebollizione aumenta (perché  la pasta in montagna cuoce male).
Ma questo stato è instabile.
La pressione che regna nella colonna non può essere modificata, ma la  temperatura aumenta sempre di più fino a creare un punto critico. Allora una  bolla si forma e rimonta alla superficie e provoca l'ebollizione dell'acqua che  si trova sul suo passaggio. Anche il volume del vapore che monta cresce, e può  aumentare di molti metri cubi.
Quando raggiunge la superficie, la bolla esplode e provoca l'emissione di una  colonna di vapore, che può arrivare a molti metri di altezza.   
 Un vulcano attivo ha un modo di  funzionare analogo, ma la sua colonna contiene magma e gas in equilibrio. In  generale questa colonna è collegata in profondità ad una sacca di magma.
Possiamo capire allora come è possibile, con l'aiuto di micro-onde pulsate a tre  bassa frequenza, capaci di trasportare dell'energia termica nelle profondità del  vulcano, e riscaldare il magma, rendere instabile il sistema, se questo è vicino  al suo punto critico.
 L'URSS progettava di devastare  l'America.
Articolo numero 914-novembre  1993 della rivista Science et Vie:
 I militari sovietici studiavano  la " guerra geofisica ".
Durante 20 anni gli scienziati dell'URSS hanno  sognato di far crollare gli odiati capitalisti. 
  
"Mentre  Gorbatchev discuteva con Reagan dei mezzi per porre fine alla guerra fredda,  alcuni generali sovietici, studiavano il modo e i mezzi per devastare l'America  con terremoti e tsunami." Così ha dichiarato il generale del KGB, Oleg Kalougine.
La devastazione degli Stati Uniti e del Canada sarebbe stata realizzata grazie  “alle bombe sismiche" cioè bombe termonucleari che si sarebbero fatte esplodere  sotto terra. Negli anni sessanta, i sismologi sovietici si erano accorti che,  ogni volta che procedevano ad un'esplosione sotterranea, vi era un terremoto nei  giorni seguenti, a volte a centinaia di chilometri di distanza.
È così, riporta Alexeï Nikolaïev, dell'istituto di geologia di Mosca, che una  bomba che era stata fatta esplodere vicino a Semipalatinsk, nel Kazachstan, ha  scatenato terremoti nel Tagikistan, l'Uzbekistan ed anche l'Iran.
Si dubitò inizialmente che ci fosse un legame tra le esplosioni termonucleari  sotterranee ed i sismi dei giorni successivi, ma infine, l'evidenza era là. E  Nikolaïev ed il suo gruppo dimostrarono che anche esplosioni di debole intensità  provocavano sismi fino a 1.600 km dall'epicentro.
Alcuni scienziati sovietici sarebbero attualmente persuasi che terremoto che  devastò l'Armenia nel 1988 e fece 45.000 morti fu causato da un'esplosione  termonucleare a 3.500 km di distanza, a Novaya Zemlya.
I sovietici fecero dunque esplodere 32 bombe sotterranee sul loro territorio,  per studiarne gli effetti. All'inizio degli anni ottanta, geologi civili  concepirono un progetto per realizzare bombe molto potenti, capaci di provocare  spinte violente alle placche tettoniche.
I sismi non si scatenavano mai subito dopo le esplosioni, ma si producevano a  molti giorni di distanza, cosa che poteva permettere ai sovietici di dichiararsi  innocenti, nel caso di sismi e tsunami devastanti.
Nikolaïev riconosce tuttavia che sarebbe stato difficile dirigere gli effetti  contro un obiettivo scelto. Se la California è particolarmente vulnerabile, per  il fatto che la faglia di San Andrea coincide con la dorsale (bordo orientale)  della placca del Pacifico, le placche tettoniche si prestano male infatti a  "giochi" di questo tipo. Ed Ikram Kerimov, direttore assistente dell'istituto di  geologia dell'Azerbaigian, ritiene che siano necessario ulteriori studi prima di  riuscire a raggiungere l'America, che si trova a oltre 8.000 km della costa  orientale della Siberia. Rileviamo, incidentalmente, che giocare in tal modo al  "biliardo" tettonico i sovietici avrebbero potuto devastare il Giappone, e che,  se fossero riusciti a spingere la placca del Pacifico, nulla dice che la scossa  non si sarebbe riflessa sulla placca di Nazca,e devastare anche la costa  occidentale del Sud America - Perù, Bolivia, Cile, ecc.
Ex capo del contro-spionaggio diventato da un politico riformista, Kalougine  dichiara che scoprì i piani quando fu incaricato, nel 1988, di dirigere le  ricerche segrete dell'accademia delle scienze.
Questo tipo di rivelazione senza dubbio indurrà alcuni paesi a verificare se  esplosioni nucleari sotterranee (le quali sono state tutte monitorate dai  sismografi mondiali) hanno provocato in seguito sismi sul loro territorio.  Pensiamo a quello che accadde in Australia, uno dei continenti più stabili, nel  1990 (5,5 sulla scala di Richter, 11 morti, 120 feriti), senza parlare del sisma  che devastò, il Tagikistan lo stesso anno.
  Il nostro commento:
quello scritto nell'articolo potrebbe  accadere. Si osserverà che la famosa faglia di San Andrea è nata dall'attrito di  due placche una contro l'altra.
Se un sisma si producesse a San Francisco, simile a quello che devastò la città  un secolo fa, ci sarebbe un epicentro, un punto dove le due placche  inizierebbero a scivolare. Quindi il movimento si propagherebbe allora con  rapidità estendendosi su oltre mille chilometri. L'intensità del terremoto  cresce in proporzione alla lunghezza della placca interessata.
L'articolo di  Science et Vie segnala che i Russi avevano previsto, ancor prima  dell'inizio degli anni novanta che esplosioni nucleari sotterranee possano  essere utilizzate per scatenare sismi. Ma non si sa come i Russi avrebbero  potuto attaccare, in modo diretto un paese come gli Stati Uniti, procedendo con  esplosioni nucleari sotterranee nel loro territorio, a oltre otto mila  chilometri di distanza, o come avrebbero potuto usare la Pamir vicino alla costa  occidentale americana, senza "firmare" il loro atto.
Ricordiamo infine che film Hollywoodiani, come Superman, hanno già ripreso  questo tema del sisma nella vicinanze di San Francisco scatenato da esplosioni  nucleari sotterranee.
 
  
ANCHE LA FLOTTA RUSSA CONFERMA
Una relazione della      Flotta russa del Nord rivelerebbe che il terremoto che ha devastato Haiti    è inequivocabilmente "il risultato di un test, da parte della U. S. Navy,    della sua arma sismica".
  La Flotta del Nord osserva i movimenti e le attività    navali degli americani nei Caraibi, dal 2008 quando gli Stati Uniti hanno    annunciato la loro intenzione di ricostruire la Quarta Flotta che fu sciolta    nel 1950. La Russia aveva reagito un anno più tardi, riprendendo nella regione    le esercitazioni della sua flotta, di cui fa parte l'incrociatore atomico    lancia-missili Pietro il Grande; esercitazioni sospese dopo la fine della    Guerra Fredda.
 
Dalla fine degli anni '70, gli Stati Uniti hanno    enormemente migliorato la ricerca sulle armi sismiche. 
 
Secondo questo rapporto russo, al giorno d'oggi gli USA    utilizzano generatori di impulsi, al plasma e a risonanza, in tandem con bombe    Shockwave (a onde di choc)[1]
 
Il rapporto mette a confronto due esperimenti condotti    dalla U.S. Navy la settimana scorsa: un terremoto di magnitudo 6,5 vicino alla    città di Eureka, California, che non ha fatto vittime, e il terremoto dei    Caraibi che ha fatto almeno 140 000 morti.
Come spiega il rapporto, è molto probabile che la U.S.    Navy fosse pienamente consapevole dei danni che questa esperienza poteva    provocare ad Haiti.
 
Per questo, la U.S. Navy aveva inviato in anticipo    sull'Isola iuna postazione al comando del generale P.K. Keen, comandante in    seconda del SouthCom (Southern Command), per sorvegliare le possibili    operazioni di soccorso.
 
Per quanto riguarda l'obiettivo finale di questi    esperimenti, dice il rapporto, si trattava della pianificazione della    distruzione dell'Iran per mezzo di una serie di terremoti al fine di    neutralizzare l'attuale governo islamico.
 
Secondo il rapporto, il sistema sperimentale degli Stati    Uniti Haarp (High Frequency Active Auroral Research Program) permetterebbe    inoltre di creare delle anomalie climatiche al fine di provocare inondazioni,    siccità e uragani [2]
 
Secondo un precedente rapporto, i dati disponibili    coincidono con quelli del terremoto di magnitudo 7,8 sulla scala Richter che    si è verificato nel Sichuan (Cina), il 12 maggio 2008, provocato ugualmente    dalle onde elettromagnetiche di HAARP.
 
Sono state osservate delle correlazioni tra l'attività    sismica e la ionosfera di HAARP:
1. I terremoti in cui la profondità è linearmente identica    nella stessa faglia, sono provocati da una proiezione lineare di frequenze    indotte.
 
2. Dei satelliti coordinati fra loro consentono di    generare delle proiezioni, concentrate, di frequenze in punti specifici (detti    Seahorse).
 
3. Un diagramma mostra che i terremoti considerati    artificiali si propagano linearmente alla stessa profondità:
 
   
       Località 
  |        Data 
  |        Profondità 
  |      
       Venezuela 
  |        08 gennaio 2010 
  |        10 km 
  |      
       Honduras 
  |        11 gennaio 2010 
  |        10 km 
  |      
       Haiti 
  |        12 gennaio 2010 
  |        10 km 
  |      
  Anche le repliche sono sono state osservate a circa 10 km    di profondità.
Dopo il terremoto, il Pentagono ha annunciato che la nave ospedale USNS    Comfort, ancorata a Baltimora, ha ordinato al suo equipaggio l'imbarco e ha    fatto rotta verso Haiti, anche se ci vogliono alcuni giorni per raggiungere la    meta.
L'ammiraglio Mike Mullen, capo di stato maggiore, ha detto che le Forze Armate    degli Stati Uniti stava preparando un'emergenza per questa calamità.
 
Il generale Douglas Fraser, comandante in capo del    SouthCom, ha dichiarato che alcune navi della Guardia Costiera e della Navy    sono stati inviate sul posto, nonostante avessero del materiale e degli    elicotteri in numero limitato.
La portaerei USS Carl Vinson è partita da Norfolk (Virginia), con una    dotazione completa di aerei ed elicotteri. E 'arrivata ad Haiti il pomeriggio    del 14 gennaio, ha detto Fraser. Ulteriori gruppi di elicotteri si    aggiungeranno al Carl Vinson, ha continuato.
L'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID), era già    sul posto ad Haiti prima del terremoto.
 
Il presidente Obama è stato informato del terremoto alle    17 e 52 del 12 gennaio, e ha ordinato l'invio dei soccorsi per il personale    della sua ambasciata e gli aiuti necessari alla popolazione.
 
Conformément au rapport russe, le département d'État, l'USAID    et le SouthCom ont débuté l'invasion humanitaire en déployant 10 000 soldats    et mercennari à la place de l'ONU, pour contrôler le territoire haïtien après    le « tremblement de terre dévastateur expérimental ».
 
Secondo il rapporto russo, il Dipartimento di Stato, l'USAID    e il SouthCom hanno iniziato l'invasione umanitaria impiegando 10 000 soldati    e mercenari, al posto dell'ONU, per il controllo del territorio di Haiti dopo    il "devastante terremoto sperimentale".
 
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APPROFONDIMENTO
 
Dietro il fumo, le macerie e il dramma infinito della tragedia umana di  questo disgraziato paese caraibico, si sta svolgendo un dramma per il controllo  di quella che i geofisici credono che possa essere la zona più ricca del mondo  di petrolio e di gas derivato da idrocarburi dopo il Medioriente, possibilmente  di grandezza maggiore del vicino Veneuela. 
 
Già, che cosa ci stanno  facendo!? Che cosa ci fanno migliaia di antenne, in ettari e ettari di terreno  in Alaska, tutte puntate sulla ionosfera terrestre e che ultimamente hanno  raggiunto la capacità di "sparare" più di  3,5 (milioni) mega-watts sottoforma  di onde elettromagnetiche? Qualcuno spiega: «E' come un gigantesco forno a  micro-onde che riscalda la ionosfera con un getto di micro-onde concentrato. Le  onde elettromagnetiche rimbalzano per riflessione verso la terra, penetrando  ogni cosa vivente e non vivente». Se queste antenne agiscono come un enorme  forno a micro-onde sulla superficie terrestre, sono anch'esse responsabili del  surriscaldamento medio della Terra e del cambiamento delle stagioni? Il progetto  H.A.A.R.P. rappresenta un nuovo tipo di arma elettromagnetica capace di  "accecare" le telecomunicazioni via satellite in caso guerra? 
In teoria si pensa di essere in democrazia e di poter  parlare di qualsiasi argomento, ma in pratica esistono argomenti tabù, ovvero  che suscitano reazioni emotive talvolta forti, e favoriscono una sorta di  ostracismo ideologico verso chi li tratta. Ad esempio, chi solleva il problema  della guerra ambientale, chimica o sismica, suscita reazioni forti, e rischia di  passare per credulone, visionario o paranoico. ... Molte persone preferiscono  credere che l’attuale sistema sia loro favorevole, che sia guidato da persone  autorevoli a servizio di tutti, piuttosto che aprire gli occhi e vedere che non  è così. Non si tratta di avercela con qualcuno perché tutti noi vorremmo credere  che le nostre autorità sono autorevoli e oneste, ma crederlo quando ciò non  corrisponde a verità ci espone a pericoli e a conseguenze negative per tutti.  ...
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