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mercoledì 24 novembre 2010

GLI SPIONI SONO SPIATI


" Un ospite inatteso: un sottomarino cinese Song Class uguale a quello emerso degliUSA, il Kitty Hawk

I capi militari americani lasciati a bocca aperta da un sottomarino cinese, non intercettato, che è saltato fuori in superficie proprio nel mezzo della recente esercitazione nel Pacifico e vicino al  Kitty Hawk USA: un vettore di 1000 piedi con 4500 persone a bordo.

Per il tempo che ha impiegato ad emergere, il Song Class di 160 piedi, un sottomarino di attacco diesel-elettrico,  si comprende che abbia navigato ad un possibile range per lanciare missili al vettore o siluri.

Ufficiali NATO senior riportano che l'incidente ha sollevato costernazione nella marina americana.
Gli Americani non avevano idea di come la flotta cinese stesse crescendo velocemete con tale livello di sofisticazione,  nè che costituisse una minaccia.

Un personaggio NATO in effetti ha detto che l'effetto è stato come quello "dei Russi qundo lanciarono lo
Sputnik": il primo satellite orbitante della Unione Sovietica nel 1957, che segnò l'inizio dell'era spaziale.

L'incidente, avvenuto nell'oceano tra il Giappone del Sud e Taiwan, è un notevole imbarazzo per il Pentagono. Il solitario vascello cinese è scivolato tra almeno 12 navi da guerra americane che avrebbero dovuto proteggere il vettore da forze ostili aeree e marittime.

Ma anche il resto dei costosi schermi per la difesa, che di solito includono almeno 2 sottomarini, non è stato evidentemente in grado di identificarlo.

Degli analisti credono che si tratti di un messaggio che Pechino ha lanciato agli USA e all'Occidente, dimostrando la sua capacità militare in rapida ascesa, in grado di minacciare i poteri stranieri che cercano di interferire nel suo "retro".

I suoi 13 sottomarini  Song Class sono estremamente silenziosi e difficili da identificare perchè funzionanti con motori elettrici.
In Gennaio la Cina fece con successo un test missilistico che abbattè un satellite in orbita per la prima volta".

By MATTHEW HICKLEY
traduzione e sintesi Cristina Bassi
fonte:
http://cafedehumanite.blogspot.com/2010/11/sottomarino-cinese-emerge-sorpresa-in.html

PER RILACIARE L'ECONOMIA L'AMERICA RICORRE ALLA TRINCEA

 Il 29 ottobre sul washingtonpost è apparso un articolo che spiegava in che modo è possibile risalire dalla crisi economica in America.La risposta è stata : "UNA GUERRA"

 IERI 23 NOVEMBRE LA COREA DEL NORD LANCIA UN AVVERTIMENTO MISSILISTICO ALLA COREA DEL SUD CHE GUARDA CASO IN QUESTI TEMPI E' LA SORELLA MINORE DEL SUPER MACHO AMERICANO.

Nell'articolo si parla dell'Iran ma forse ora il candidato piu' probabile è la Corea del nord che tra l'aktro era gia sulla "lista nera"
Quelle che seguono non sono affermazioni prese da un cabaret, nè da un romanzo di fantascienza,  leggere per credere...  e nientemeno che sul Washington Post.
Ma che origini avrà questo erudito giornalista/analista/ propositore? Mah... forse è una domanda troppo difficile.


 "Quando iniziò il ciclo delle elezioni a medio termine, l'opinione prevalente fu che Barak Obama fosse più intelligente ed ispirativo di chiunque altro lo avesse preceduto sulla scena. Ora che è finito, nulla sembra essere cambiato.

OH, SI, so che i Democratici sono finiti in un sacco di guai e potrebbero perdere il controllo del Congresso. Ma anche se cosi andrà, Obama potrà sempre rientrare infuocato per vincere un secondo mandato nel 2012. E' molto meglio dei concorrenti.

(...) ma se Obama non potrà stimolare la crescita  per il 2012, sarà improbabile che potrà essere rieletto. Gli effetti persistenti della recessione che lo hanno accompagnato alla Casa Bianca probabilmente lo porteranno alla rovina.
(...) Obama è in grado di sfruttare le forze che potrebbero spingere la crescita? Questa è la questione chiave per i prossimi 2 anni.

Quali sono queste forze? Essenzialmente due: una il potere del ciclo del business, la forza della marea che attraverso tutta la storia detta legge su quando l'economia si espande e si contrae.

Gli economisti si dannano nell' analizzare questo ma inevitabilmente concludono che  non può essere affrettata e che piuttosto fa resistenza al comando politico. Come si suol dire.. il mercato andrà dove deve andare.

(...) Cos'altro può influenzare l'economia? La risposta è ovvia, ma le sue implicazioni sono spaventose.
La guerra e la pace influenzano l'economia.

Osservate indietro nel tempo la Grande Depressione. Cosa risolse definitivamente quella crisi economica? La Seconda Guerra Mondiale. 

Qui è dove Obama può facilmente prevalere. Con un forte sostegno repubblicano nel Congresso in merito al pericolo dell'ambizione iraniana di diventare un potere nucleare, Obama può spendere molto del  2011 e 2012 orchestrando uno showdown con i mullah. Questo lo aiuterà politicamente perchè il partito di opposizione sarà con lui. E mentre le tensioni si alzeranno e noi accelereremo le preparazioni per la guerra, l'economia migliorerà.
Ovviamene non sto suggerendo che il presidente inciti una guerra per essere rieletto. La nazione farà quadrato attorno a Obama perchè l’Iran è la più grande minaccia per il mondo in questo giovane secolo. Se potrà confrontarsi con questa minaccia e contenere le ambizioni nucleari dell'Iran, avrà reso il mondo più sicuro e potrà essere considerato come uno dei presidenti di maggior successo della storia".

by David S. Broder

fonte: http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2010/10/29/AR2010102907404.html
traduzione e sintesi Cristina Bassi

CON FACEBOOK CI SIAMO AUTOSCHEDATI...LA POLIZIA RINGRAZIA

 

 



 

 

 Tutto inizia nel 2004 quando il giovane Zuckerberg studente di psicologia con la passione per la programmazioneal posto di studiare "partoriva"quello che piu' tardi sarebbe diventato il piu' potente network mondiale.PERO...la paternità di Facebook ha i suoi lati oscuri, come ogni storia di successo. I fondatori di ConnectU.com denunciarono qualche tempo fa Zuckerberg per avergli rubato l’idea e la tecnologia. ConnectU ottenne un cospicuo risarcimento dal tribunale di Boston, ma Zuckerberg è diventato lo stesso uno degli uomini di successo di questo nuovo secolo.Senza dirolo a nessuno Zuckerberg rubò idee e tecnologie e oggi senza dirlo a nessuno il ministero degli Interni italiano ha ottenuto dai vertici di Facebook le chiavi per entrare nei profili degli utenti anche senza mandato della magistratura. Una violazione della privacy che farà molto discutere.



Negli Stati Uniti, tra mille polemiche, è allo studio un disegno di legge che, se sarà approvato dal Congresso, permetterà alle agenzie investigative federali di irrompere senza mandato nelle piattaforme tecnologiche tipo Facebook e acquisire tutti i loro dati riservati.

In Italia senza clamore, lo hanno già fatto. I dirigenti della Polizia postale due settimane fa si sono recati a Palo Alto, in California, e hanno strappato, primi in Europa, un patto di collaborazione che prevede la possibilità di attivare una serie infinita di controlli sulle pagine del social network senza dover presentare una richiesta della magistratura e attendere i tempi necessari poi una rogatoria internazionale. Questo perché, spiegano alla Polizia Postale, la tempestività di intervento è fondamentale per reprimere certi reati che proprio per la velocità di diffusione su Internet evolvono in tempo reale.

Una corsia preferenziale, insomma, che potranno percorrere i detective digitali italiani impegnati soprattutto nella lotta alla pedopornografia, al phishing e alle truffe telematiche, ma anche per evitare inconvenienti ai personaggi pubblici i cui profili vengono creati a loro insaputa. Intenti forse condivisibili, ma che di fatto consegnano alle forze dell'ordine il passepartout per aprire le porte delle nostre case virtuali senza che sia necessaria l'autorizzazione di un pubblico ministero. In concreto, i 400 agenti della Direzione investigativa della Polizia postale e delle comunicazioni potranno sbirciare e registrare i quasi 17 milioni di profili italiani di Facebook.

Ma siamo certi che tutto ciò avverrà nel rispetto della nostra privacy? In realtà, ormai da un paio d'anni, gli sceriffi italiani cavalcano sulle praterie di bit. Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e persino i vigili urbani scandagliano le comunità di Internet per ricavare informazioni sensibili, ricostruire la loro rete di relazioni, confermare o smentire alibi e incriminare gli autori di reati.

Sempre più persone conducono in Rete una vita parallela e questo spiega perché alle indagini tradizionali da tempo si affianchino pedinamenti virtuali. Con la differenza che proprio per l'enorme potenzialità del Web e per la facilità con cui si viola riservatezza altrui a molto facile finire nel mirino dei cybercop: non è necessario macchiarsi di reati ma basta aver concesso l'amicizia a qualcuno che graviti in ambienti "interessanti" per le forze dell'ordine.

A Milano, per esempio, una sezione della Polizia locale voluta dal vicesindaco Riccardo De Corato sguinzaglia i suoi “ghisa” nei gruppi di writer, allo scopo di infiltrarsi nelle loro community e individuare le firme dei graffiti metropolitani per risalire agli autori e denunciarli per imbrattamento.

Le bande di adolescenti cinesi che, tra Lombardia e Piemonte, terrorizzano i connazionali con le estorsioni, sono continuamente monitorate dagli interpreti della polizia che si insinuano in Qq, la più diffusa chat della comunità. Anche le gang sudamericane, protagoniste in passato di regolamenti di conti a Genova e Milano, vengono sorvegliate dalle forze dell'ordine. E le lavagne degli uffici delle Squadre mobili sono ricoperte di foto scaricate da Facebook, dove i capi delle pandillas che si fanno chiamare Latin King, Forever o Ms18 sono stati taggati insieme ad altri ragazzi sudamericani, permettendo cosi agli agenti di conoscere il loro organigramma.

Veri esperti nel monitoraggio del Web sono ormai gli investigatori delle Digos, che hanno smesso di farsi crescere la barba per gironzolare intorno ai centri sociali o di rasarsi i capelli per frequentare le curve degli stadi. Molto più semplice penetrare nei gruppi considerati a rischio con un clic del mouse. Quanto ai Carabinieri, ogni reparto operativo autorizza i propri militari, dal grado di maresciallo in su, ad accedere a qualunque sito internet per indagini sotto copertura, soprattutto nel mondo dello spaccio tra giovanissimi che utilizzano le chat per fissare gli scambi di droga o ordinare le dosi da ricevere negli istituti scolastici.

Mentre, per prevenire eventuali problemi durante i rave, alle compagnie dei Carabinieri di provincia è stato chiesto di iscriversi al sito di social networking Netlog, dove gli appassionati di musica tecno si danno appuntamento per i raduni convocando fans da tutta Europa. A caccia di raver ci sono anche i venti compartimenti della Polizia postale e delle comunicazioni, localizzati in tutti i capoluoghi di regione e 76 sezioni dislocate in provincia. «Il nostro obiettivo è quello di prevenire i rave party prima che abbiano inizio», spiegano, «e per questo ci inseriamo nelle comunicazioni tra organizzatori e partecipanti, nei social network, nei forum e nei biog». Così può capitare che anche chi ha semplicemente partecipato ad una chat per commentare un gruppo musicale finisca per essere radiografato a sua insaputa.

In teoria queste attività sono coordinate dalle procure che conducono le indagini su singoli fatti o su fenomeni più ampi. I responsabili dei social network non ci tengono a farlo sapere e parlano di una generica offerta di collaborazione con le forze dell'ordine per impedire che le loro piattaforme favoriscano alcuni delitti.

Un investigatore milanese rivela a “L'espresso” che, grazie alle autorizzazioni della magistratura, da tempo ottiene dai responsabili di Facebook Italia di visualizzare centinaia di profili riservati di altrettanti utenti, riuscendo persino ad avere accesso ai contenuti delle chat andando indietro nel tempo fino ad un anno.

Chi crede di aver impostato le funzioni di riservatezza in modo da non permettere a nessuno di vedere le foto, i post e gli scambi di messaggi con altri amici, in realtà, se nel suo gruppo c'è un sospetto, viene messo a nudo e di queste intrusioni non verrà mai a conoscenza.

E non sempre l'autorità giudiziaria viene messa al corrente delle modalità con cui vengono condotte alcune indagini telematiche. Un ufficiale dei Carabinieri, che chiede di rimanere anonimo, ammette che certe violazioni della legge sulla riservatezza delle comunicazioni vengono praticate con disinvoltura: «Talvolta», spiega l'ufficiale. «creiamo una falsa identità femminile su Fb, su Msn o su altre chat, inseriamo nel profilo la foto di un carabiniere donna, meglio se giovane e carina, e lanciamo l'esca. Il nostro carabiniere virtuale tenta un approccio con la persona su cui vogliamo raccogliere informazioni, magari complimentandosi per un tatuaggio. E in men che non si dica facciamo parte del suo gruppo, riuscendo a diventare “amici” di tutti i soggetti che ci interessano». Di tutta questa attività, spiega ancora l'ufficiale, «non sempre facciamo un resoconto alla procura e nei verbali ci limitiamo a citare una fantomatica fonte confidenziale».

Da oggi, in virtù dell'accordo di collaborazione con Mark Zuckerberg siglato dalla Polizia, chi conduce queste indagini potrà fare a meno di avvisare un magistrato perché «la fantasia investigativa può spaziare», prevede un funzionario della Polposta, «e le osservazioni virtuali potranno essere impiegate anche in indagini preventive».

Autore: Giorgio Florian / Fonte: L'Espresso
tratto da: http://www.ecplanet.com/node/1908

lunedì 22 novembre 2010

FENOMENI METEREOLOGICI MOLTO STRANI IN TUTTA ITALIA

Vi segnalo un inconsueto e alquanto strano fenomeno che in questi giorni sta invadendo tutt'Italia,sopratutto la Sardegna.
Si tratterebbe di una "pioggia " di filamenti tipo ragnatela caduti copiosamente ad Oristano.La cosa che fa rimanere ancora piu basiti è il fatto che sono comparsi dopo svariate evoluzioni di aerei,si prega chiunque avvisti tale fenomeno di fotografare o filmare e raccogliere dei campioni E CONTATTARE http://scienzediconfineemistero.blogspot.com  e citare LIBEROINFORMATORE
Ritengo che sia compito di tutti monitorare l'ambiente e denunciare le attivita che mirano a devastarlo   in quanto è un bene prezioso di tutti e per tutti.




Il 12 ottobre 2010 a Marrùbiu e dintorni piove una sostanza lanuginosa ed appiccicosa di colore bianco, il cielo e costellato di scie chimiche, uno scempio che ancora perpetua nei nostri cieli non più azzurri.

Prima foto di Claudia
Claudia Flore e Maria Grazia Campus che hanno segnalato l’evento, ed altre persone che ancora non mi hanno formalizzato la loro testimonianza (anche se ne abbiamo parlato in privato), mi comunicano dell’evento in questione, evento che probabilmente si verifica su tutta Oristano e dintorni, dove piove lo stesso materiale.
 Molti sarebbero i testimoni della pioggia di materiale artificiale dal cielo, lo stesso evento si sarebbe verificato successivamente nel Senese (Toscana), ed anche in questo caso è stato documentato e testimoniato da più persone, ed una recente testimonianza mi ha fatto sapere che lo stesso è successo in quei giorni nel salernitano (Campania).

Seconda foto di Claudia
Claudia mi ha spedito due foto di quel giorno perfettamente chiare, le foto esposte nell’articolo parlano chiaramente e non lasciano molti dubbi sull’origine artificiale del materiale in questione. Maria Grazia, mi ha confermato invece, che il materiale è stato analizzato dall’associazione ARPA di Oristano, che ha confermato che si tratta di materiale sintetico; non si capisce però la ragione per cui non è stato consegnato alcun referto dell’esame alla persona richiedente. Gli analisti dell’ARPA avrebbero chiesto ulteriore materiale da analizzare per trarre le conclusioni, materiale non più disponibile perché si dissolve rapidamente. Ritengo molto strano che e abbiano potuto constatare che si tratta di materiale sintetico, e non abbiano potuto stilare almeno un esame generico e scriverlo su un foglio, che tra l’altro sarebbe stata una prova.

Molti diranno che parlare di questi argomenti, senza esporre prove concrete, è facile ed allo stesso tempo ingenuo, io rispondo subito che vi sono prove a riguardo ormai da anni, e che si conosce persino in linea generale, ed in alcuni casi nello specifico, l’esatta composizione di questo tipo di filamenti, ed il nesso che essi in molti casi avrebbero con il passaggio dei tristemente noti Tanker, che rilasciano scie chimiche nei nostri cieli. Eccovi riportato per esteso alcune parti delle analisi eseguite da Giorgio Pattera e dell’articolo degli amici di Tanker Enemy prese dal loro stesso sito.

Ecco il risultato delle analisi dello scienziato:

I "polimeri di ricaduta" esaminati:


- NON SONO sicuramente la produzione (che risulterebbe a livello industriale, fra l’altro, per coprire l’estensione territoriale Vercelli–Milano/Bologna–Ferrara !) delle ghiandole serigene dei cosiddetti “ragni d’alta quota”, la cui esistenza (dal punto di vista entomologico) lasciamo appannaggio delle “leggende metropolitane”, con buona pace del C.I.C.A.P.

- NON SONO assimilabili, nemmeno lontanamente, ai filamenti di “bambagia silicea” (o “capelli d’angelo”, “cheveux d’ange” in francese: si volatilizzarono in breve tempo, quasi “sublimandosi” a contatto delle mani, a differenza di quelli in oggetto, tuttora resistenti), caduti in concomitanza col passaggio a bassa quota di O.V.N.I., su Oloron nel 1952 e su Firenze nel 1954. In quest’ultimo caso, grazie all'intraprendente solerzia di uno studente, allora laureando in Ingegneria, si è potuta eseguire l’analisi chimica dei filamenti presso l’Istituto di Chimica analitica dell’Università di Firenze. Il referto analitico conclude lapidariamente: “Sostanza a struttura macromolecolare, contenente boro, silicio, calcio e magnesio. In linea puramente ipotetica, potrebbe trattarsi di vetro borosilicico. Firmato: il Direttore, Prof. G.Canneri”. 

Dopo aver eseguito diverse analisi (prove di combustione, misurazione pH, prove di solubilità, saggi coi reattivi di Loewe e Schweitzer etc.), tali filamenti parrebbero presentare alcuni comportamenti simili alla seta (simili, non uguali). 

Che senso ha parlare di “seta volante” ?

Sono state formulate tre ipotesi: 
1) - I filamenti analizzati sarebbero da collegarsi, in qualche modo, al sorvolo delle località interessate per opera di oggetti volanti non identificati, così come riferito da numerosi testimoni: situazione simile, pertanto, a quelle già citate (Oloron, 1952; Firenze, 1954), con l’unica differenza consistente nel tipo di sostanza ricaduta al suolo (borosilicato contro polimeri organici). Anche oggi, come allora, restano sconosciute le motivazioni di tale “pioggia”. 

2) – I filamenti analizzati sarebbero un “sotto-prodotto”, una conseguenza “accessoria” del progetto (si dice a carico della N.A.T.O.) di modificazioni climatiche, al fine di prevenire la formazione di eventi atmosferici turbolenti (uragani, precipitazioni intense, trombe d’aria), particolarmente disastrosi per il continente europeo. Tale progetto verrebbe messo in atto mediante il rilascio in atmosfera, per mezzo di aeromobili privi di contrassegno identificativo, di particolari elementi (bario, ioduro d’argento etc.) in grado, per l’appunto, di influire sul clima, impedendo o favorendo la formazione di nubi e le relative piogge. Questa azione diretta sul clima è già stata sperimentata con successo durante lo svolgimento delle Olimpiadi di Mosca, nel 1980, grazie ad un’intesa (al tempo segreta e trapelata solo dopo la caduta del muro di Berlino) fra l’aeronautica sovietica e quella statunitense. Ma anche oggi possiamo notare gli effetti della dispersione delle suddette sostanze nei nostri cieli: entro 48 – max. 72 ore dalla comparsa delle “chemtrails”, rilasciate da velivoli non identificabili nell’atmosfera tersa, si osserva la comparsa di formazioni nuvolose, seguite da precipitazioni più o meno intense. 

3) – I filamenti analizzati sarebbero il risultato di un processo di polimerizzazione di sostanze organiche (bio-polimeri di sintesi), realizzato artificialmente ed impiegato come “supporto” di altri componenti (polveri metalliche?), allo scopo di diffondere nell’atmosfera un “aerosol”, atto a potenziare ed estendere, nello spazio e nel tempo, la riflessione delle onde elettromagnetiche (radar, comunicazioni radio, trasmissioni satellitari); il tutto, ovviamente, a scopi militari di controllo e di “intelligence”. Questa ipotesi è quella più plausibile, dato che una delle proprietà della seta è quella di fissare con facilità sali di alluminio, ferro e stagno, con formazione di sali basici insolubili. In altre parole, questi polimeri bio-sintetici fungerebbero da “adiuvanti” nella nebulizzazione aerea di composti metallici non meglio rilevabili, comportandosi come i sistemi di diffusione dei semi da parte del vento, usati da alcune essenze vegetali (tarassaco, tiglio etc.). Si tenga conto anche del fatto che (sicuramente su Parma, mentre non abbiamo riscontri per le altre località) la ricaduta così copiosa di “ragnatele” si è avuta dopo un intenso via-vai di aeromobili non identificabili, che hanno disegnato sulla verticale della zona una “scacchiera” di scie (ma diverse da quelle “normali” di condensazione dei gas di scarico dei jet, per forma, dimensione ed insistenza temporale), denominate per l’appunto“chemtrails”, come osservato da numerosi testimoni oculari.

Lanugine raccolta a Vercelli anni a dietro
Purtroppo se avessimo avuto l’analisi di questo materiale caduto ad Oristano, avremmo potuto aggiungere altre prove ed analisi; speriamo che in un'altra eventuale occasione questo sarà possibile (anche se preferiremmo on si verificasse più), in ogni caso è importante effettuare segnalazioni e riprendere con video o fare foto, e comunicarlo a chi di dovere per fare sapere alle persone di questi eventi. Voci di corridoio, non ancora confermate, dichiarano che alcune persone che sarebbero venute in contatto con questi polimeri, nell’arco di 48 ore hanno presentato sintomi simili a quelli influenzali, e che questi soggetti spesso finiscono in ospedale per le precarie condizioni, a loro viene comunque diagnosticata una sorta di infezione virale influenzale, curata con fermenti lattici e antibiotici, che come ben sappiamo non servono a nulla contro i virus, infatti questi sono adatti per il contrasto batterico nel secondo caso, e nell’ripristino dei batteri gastrici nel primo. E’ importante sottolineare che ciò che sto scrivendo pur non essendo provabile,  è veritiero, spero che contribuirete tutti a fornire ulteriori testimonianze ed a dare supporto anche a questa segnalazione.




Ricordo a tutti in questa sede che il fenomeno delle ChemTrail e di tutto ciò che rotea intorno ad esse, è di importanza primaria per poter capire a cosa stiamo andando incontro per il nostro futuro, e soprattutto a quello dei nostri figli, che tanto amiamo.


Fonte delle analisi:

Articolo di Gabriele Lombardo




 FONTE:http://scienzediconfineemistero.blogspot.com/search?updated-max=2010-11-14T03%3A03%3A00-08%3A00&max-results=7

venerdì 19 novembre 2010

PERCHE' HAITI.....?

 

Dopo il disastro che ha cancellato Haiti su molti blog è uscita la notizia che tutto quell'orrore potrebbe essere stato causato da una micidiale arma geofisica americana
Raccogliendo inormazioni ho trovato una notizia che nessun mezzo di informazione ha voluto dare e cioe' che il presidente Chavez in un intervento ha chiaramente espresso il suo punto di vista riguardo il terremoto e cioe':







CHAVEZ E I TERREMOTI
Postato il Lunedì, 01 febbraio @ 16:10:00 CST di davide
Venezuela DI NIKOLAS KOZLOFF
counterpunch.org

Hugo Chavez ha detto un bel po’ di cose fuori dal comune durante questi ultimi anni, ma posso essere io a sbagliarmi quando recentemente ho riportato un articolo in cui il presidente venezuelano accusava gli USA di aver causato il terremoto di Haiti a causa dell’uso di armi segrete. La storia è apparsa sul giornale spagnolo ABC e riportata da gruppi editoriali dell’ala destra del partito come El Nuevo Herald. Comunque, la notizia è apparsa anche in un bel po’ di altri media e televisioni in tutto il sud America, inclusi alcuni giganti dell’informazione come O Globo in Brasile.

Le cronache, basate sui commenti di Chavez su una notizia pubblicata sul sito web della Tv venezuelana Vive, erano a loro volta basate su un rapporto della Russian North Fleet, la flotta russa di stanza sullo stretto di Barens e nel mare norvegese, che stava monitorando le attività militari nel mare dei Caraibi già dal 2008. Nel rapporto viene dichiarato che il terremoto del settimo grado che ha devastato Haiti sia stato causato da un sistema sperimentale di onde d’urto che avrebbero creato delle “anomalie del tempo tali da causare alluvioni, periodi di siccità e uragani”.


fonte :
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6725




A seguito di questa, l'ambasciata venezuelana prende le distanze la notizia non viene fatta circolare e una buona parte del mondo non sa che il presidente Chavez ha detto una cosa molto allarmante che conviente tener nascosto il piu' possibile 
In un altro articolo sempre sullo stesso sito mi imbatto in un altra notizia che potrebbe rafforzare la prima e cioè:


Haiti una nuova Arabia Saudita? Enormi quantitativi di petrolio che fanno gola agli USA

Dal sito Internet www.comedonchisciotte.org (pubblicato il 3 febbraio 2010)

Personalmente credo che le due notizie si rafforzano a vicenda se fosse vera anche la notizia dell'arma allora 3 indizi fanno la prova.....ed ecco cosa si trova in rete...

A voi le conclusioni 


 
 P A M I R  3
L'ARMA CHE CREA I TERREMOTI

ATTENTI AI TERREMOTI STRATEGICI! GEOLOGI SCOPRONO NELL'AREA
 CARAIBICA GIACIMENTI DI PETROLIO E GAS LA CUI GRANDEZZA
 SAREBBE AL SECONDO POSTO DOPO IL MEDIO ORIENTE.
Pamir 3 è parte di una serie di armi ambientali capaci di creare terremoti, tsunami, distruzione dell'equilibrio ecologico di una regione, modificazioni delle condizioni atmosferiche - nubi, precipitazioni, cicloni e uragani - modificazioni delle condizioni climatiche, delle correnti oceaniche, dello strato di ozono o della ionosfera. In questo dossier vedremo le principali armi ambientali.

(a cura di Claudio Prandini)
In questi ultimi anni gli americani sono arrivati alla
creazione di una macchina più potente: Pamir 3
INTRODUZIONE
Nessuno può negare che, dopo Hiroshima e Nagasaki, ci siano state più di 1000 esplosioni nucleari nel sottosuolo terrestre, nella profondità degli oceani e persino nello spazio, esplosioni capaci di causare terremoti e tsunami, e altri disastri ambientali.

Creare un sisma o uno tsunami è dunque possibile. Sono cose vere, scientifiche, provate. Esistono linee di frattura e faglie assai evidenti e note sulla superficie terrestre. Ci sono mappe precise che rivelano i punti deboli e vulnerabili, sui quali è un giochino da ragazzi poter intervenire.

Non ho prove che ci sia stato un esperimento nucleare o convenzionale capace di provocare un determinato terremoto, ma sono abbastanza pessimista per non pensarlo. In 45 anni di carriera militare in giro per il mondo, ne ho viste di tutti i colori.

Negli anni 40, un professore israeliano-neozelandese faceva degli esperimenti in mare tra Nuova Zelanda e Australia, riuscendo a provocare delle onde anomale, dei piccoli tsunami. Lavorava in Australia per conto dell’Università di Auckland, ma i fondi dati a questo progetto erano gestiti dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna.... (generale Fabio Mini autore dell’articolo Owning the weather ("Possedere il clima"), pubblicato sulla rivista Limes N. 6 del 2007 - Vedi dossier)
Cosa sappiamo al momento dell'arma sismica?
Durante la Seconda Guerra mondiale, alcuni ricercatori neozelandesi hanno tentato di realizzare una macchina in grado di provocare tsunami che potesse essere utilizzata contro il Giappone. I lavori furono diretti dall'australiano Thomas Leech dell'università di Auckland, sotto il nome di "Progetto Seal". Furono realizzati numerosi esperimenti su piccola scala, nel 1944-45, a Whangaparaoa. Gli esperimenti furono coronati da successo.

Gli Stati Uniti consideravano questo programma tanto promettente quanto il "progetto Manhattan" per la fabbricazione della bomba atomica. Fu designato il dottor Karl T. Compton per collegare insieme le due unità di ricerca. Compton era il presidente del MIT [Massachusets Institut of Technology, ndt]. Aveva già reclutato numerosi esperti per lo sforzo bellico ed era una delle otto persone incaricate di consigliare il presidente Truman sull'uso della bomba atomica. Egli pensava che [la bomba] avrebbe potuto fornire l'energia necessaria all'équipe di Leech per provocare grandi tsunami.

I lavori di Thomas Leech proseguirono durante la Guerra fredda. Nel 1947, Giorgio VI innalzò lo scienziato alla dignità di Cavaliere dell'Impero britannico per ricompensarlo di avere elaborato una nuova arma. Essendo il Progetto Seal ancora un segreto militare, non fu rivelato all'epoca che [Leech] era stato onorato per la bomba a tsunami. In seguito, i servizi USA si sono applicati per fare credere che queste ricerche non fossero mai esistite e che tutto fosse una finzione per impressionare i Sovietici. Tuttavia, l'autenticità degli esperimenti di Leech è stata stabilita, nel 1999, quando una parte della documentazione è stata declassificata dal ministero neozelandese degli Affari esteri. Ufficialmente, ora gli studi sono stati ripresi all'università di Waikato.
Si ignora se le ricerche anglo-sassoni siano proseguite negli anni '60, ma esse sono per forza ricominciate quando fu deciso di abbandonare i test nucleari nell'atmosfera a vantaggio dei test sottomarini. Gli Stati Uniti temevano di provocare involontariamente terremoti e tsunami. Volevano saperlo fare volontariamente.

Ufficialmente, alla fine della guerra del Vietnam, gli Stati Uniti e l'Unione sovietica hanno rinunciato alle guerre ambientali (terremoti, tsunami, distruzione dell'equilibrio ecologico di una regione, modificazioni delle condizioni atmosferiche - nubi, precipitazioni, cicloni e uragani - modificazioni delle condizioni climatiche, delle correnti oceaniche, dello strato di ozono o della ionosfera) firmando la "Convenzione sul divieto di utilizzo di tecniche di modificazione dell'ambiente per scopi militari o per altri fini ostili" (1976).

Tuttavia, a partire dal 1975, l'URSS ha iniziato nuove ricerche di Magnetoidrodinamica (MHD). Si trattava di studiare la crosta terrestre e di prevedere i terremoti. I Sovietici studiarono la possibilità di provocare piccoli terremoti per evitarne uno grande. Tali ricerche furono ben presto militarizzate. Sfociarono nella costruzione di Pamir, la macchina per terremoti.

All'epoca dello smantellamento dell'URSS, alcuni responsabili del programma decisero di passarlo agli Stati Uniti per denaro, ma essendo la loro ricerca incompiuta, il Pentagono rifiutò di pagare. Nel 1995, quando la Russia era governata da Boris Eltsin e dall'oligarca Victor Chernomyrdin, l'US Air Force reclutò i ricercatori e il loro laboratorio a Nijni Novgorod. Vi costruirono una macchina molto più potente, Pamir 3, che fu testata con successo. Il Pentagono acquisì allora gli uomini e il materiale e li trasportò negli USA dove furono integrati nel programma HAARP.
Negli ultimi anni sono stati suggeriti alcuni utilizzi dell'arma sismica, particolarmente in Algeria e in Turchia. Tuttavia, il caso più discusso è quello del sisma del Sichuan (Cina), il 12 maggio 2008. Durante i 30 minuti che hanno preceduto il terremoto, gli abitanti della regione hanno osservato colori insoliti in cielo. Se certuni vedono in questi eventi il segno che il Cielo ha ritirato la sua fiducia nel Partito comunista, altri li interpretano in maniera più razionale. L'energia utilizzata per provocare il sisma avrebbe anche provocato le perturbazioni della ionosfera. Nei mesi seguenti, il web e i media cinesi hanno diffuso e discusso questa ipotesi che oggi viene data per certa dall'opinione pubblica cinese. (Fonte web)




PAMIR, L'ARMA SISMA CHE
ESISTE DAVVERO
Fonte web
Da una dichiarazione di William Cohen, ex segretario di Stato per la Difesa USA, del 28 aprile 1997 (QUI):
"Others [terrorists] are engaging even in an eco-type of terrorism whereby they can alter the climate, set off earthquakes, volcanoes remotely through the use of electromagnetic waves. So there are plenty of ingenious minds out there that are at work finding ways in which they can wreak terror upon other nations.It's real, and that's the reason why we have to intensify our[counterterrorism] efforts.
 
Secretary of Defense William Cohen at an April 1997 counterterrorism conference sponsored by former Senator Sam Nunn. Quoted from DoD News Briefing, Secretary of Defense William S. Cohen, Q&A at the Conference on Terrorism, Weapons of Mass Destruction, and U.S. Strategy, University of Georgia, Athens, Apr. 28, 1997."
Traduzione:
Altri terroristi sono impegnati in un tipo di azione "ecologica", nel senso che essi possono alterare il clima, far scatenare i terremoti, le eruzioni vulcaniche, utilizzando onde elettromagnetiche. Molte menti ingegnose stanno lavorando attualmente per mettere a punto i mezzi per terrorizzare intere nazioni. Tutto questo è reale ed è per questo che abbiamo intensificato i nostri sforzi nella lotta contro i terroristi.
Segretario della Difesa William Cohen, aprile 1997. Conferenza dedicata al contro-terrorismo organizzato dal senatore Sam Nunn. Dichiarazioni segnalate al Dipartimento della Difesa (DoD). Conferenza contro il terrorismo. Armi di distruzione di massa e la strategia degli Stati Uniti. Università della Georgia, Atene, 28 aprile 1997.
Leggiamo tra le righe:
Noi sappiamo che questo è possibile perché da tantissimi anni noi (americani) abbiamo tali armi. Una simile tecnologia ha dei costi accessibili, al contrario della tecnologia nucleare.
Spiegazione:
I terremoti e le eruzioni vulcaniche artificiali non sono impossibili, infatti una minima causa, ben localizzata, può generare un cataclisma.
I terremoti sono legati al movimento delle placche, lungo le faglie. Sappiamo che un terremoto devastante è previsto lungo la faglia di S.Andreas, in California. Ma non sappiamo quando, e dunque non conosciamo, a priori, l'energia sufficiente a scatenare il fenomeno. Ma esiste una tecnica che permette di agire sugli strati profondi del sottosuolo con delle onde elettromagnetiche.

Negli anni settanta i Russi avevano costruito un enorme generatore a pulsioni battezzato "Pamir" che poteva essere trasportato su un grosso camion. Era una variante del generatore di Sakharov (MK1), a compressione di flusso.
Questo generatore chiamato anche Generatore di Pavloski utilizzava dei cannoni elettromagnetici, con un esplosivo chimico che interagiva con un potente solenoide (in regime di numero di Reynolds magnetico elevato).
Questo sistema permetteva di far circolare forti correnti elettriche nel terreno.
Il dispositivo fu ufficialmente presentato come un sistema per analizzare la situazione di un terreno misurandone sulle grandi distanze e a grandi profondità la conduttività elettrica del suolo.
Il sistema, usato con moderazione, può testare il terreno, come quando si danno leggeri impulsi su un blocco in equilibrio per vedere se è pronto a scivolare in un burrone.
Ma un tale sistema potrebbe non solo studiare la situazione pre-sismica del territorio, ma eventualmente innescare il terremoto.
Se la faglia non è pronta a cedere, occorrerebbe una notevole energia per innescare il terremoto.
Al giorno d'oggi ormai sappiamo che una variazione di conduttività è il segno di un imminente terremoto.
Con una simile macchina e dei dati geologici esatti, i militari potrebbero, in aree potenzialmente "ostili", o per ragioni geo-politiche, innescare un devastante terremoto, uno tsunami o un'eruzione vulcanica....
Qui le pagine originali dell'IVTAN, l'Istituto Russo per le Alte Temperature, che parla di uno di questi generatori Pamir: http://www.ihed.ras.ru/mg/otdel6.htm - http://www.ihed.ras.ru/mg/Pamir3U.htm
Un generatore MHD (detto anche "generatore di plasma") a scappamento lineare di Faraday, alimentato con esplosivo (propergol) solido al cesio, o al sodio (sostanze a basso potenziale d'ionizzazione). Lo scappamento espelle gas ionizzato a 3000° tra due o più elettrocalamite. Esso sviluppa 4,8 tesla, e ha elettrodi che raccolgono le correnti generate durante qualche secondo (15000 a 25000 A su 1000V).
Dal documentario " Les colères du climat" (le collere del clima), trasmesso sulla 5 (emissione televisiva franco-tedesca), film che passa in rassegna le differenti catastrofi "naturali" mondiali dal 2002 in poi, un corto estratto sulla "Pamir":
 

Una misteriosa arma al plasma vista poco prima del terremoto a Nigarta in Giappone, nel Luglio del 2007. Le stesse luci rosse, bianche e celesti riflesse sulle nuvole sono state viste e filmate poco prima del recente disastroso terremoto in Cina.
Quando quest'estate c'è stato il terremoto in Cina, ho subito pensato: "Ecco! Vogliono far dimenticare le polemiche e le proteste internazionali sul Tibet e le olimpiadi!".
Non sono l'unica a pensarlo: China Earthquake caused by HAARP weapon

Jeff Steinberg della La RouchePAC.com (La Rouche Political Act Comitee), dichiara che ci siano le prove che HAARP ha causato il grande terremoto in Cina e che la 3 Guerra Mondiale arriverà con aurore boreali...
Il terremoto in Turchia del 17 agosto 1999: A Duzce, epicentro del terremoto, alcuni sopravvissuti hanno dichiarato che quel giorno la base militare americana era stranamente deserta; inoltre dissero di aver visto una luce strana nel cielo e udito un rumore infernale, essi sono convinti che un ordigno atomico sia stato testato nel sottosuolo della base.
Condoleeza Rice al Senato Americano il 18 gennaio 2005:
"Lo tsunami è stato una meravigliosa occasione (wonderful opportunity) di mostrare il cuore del popolo americano. E io penso che "gli utili" sono stati molto importanti sul fronte diplomatico".
Indonesia il 26 dicembre 2004.
Migliaia di chilometri di coste sono state spazzate via a causa di un maremoto spaventoso.
Simulazione dello TSUNAMI nel sud-est asiatico.
Un fenomeno simile potrebbe essere di origine umana, per camuffare un test di un'arma nei fondali marini, in una regione in cui gli effetti sismici possano essere confusi con dei fenomeni naturali?
 
Base USA di Diego Garcia
Il luogo era ideale per la presenza di una fossa oceanica che protegge le coste e la base americana di Diego Garcia (si sa che più il fondo marino risale velocemente, più il tsunami è devastante) e anche l'ora giusta per far si che ben due satelliti USA passavano lì "per caso", per constatare gli effetti di questa "arma sismica".
Torniamo alla Pamir, che secondo il video dovrebbe funzionare in questa maniera:
attraverso il suolo, in corrispondenza di una faglia e di una falda acquifera, la macchina "inietta" la scarica elettromagnetica.
Il passaggio della corrente vaporizza l'acqua e produce un effetto di sollevamento o scivolamento o spaccatura di una placca.
Questo effetto si può propagare a grande distanza e scatenare un sisma anche molto lontano della zona sollecitata.
In un convegno in USA i russi avevano presentato questa macchina come un "sistema che permette di misurare la conduttività elettrica del suolo" dichiarando che "una variazione di conduttività può essere un segno che annuncia un sisma imminente".
E' logico che i parametri fisici, elettromagnetici del sottosuolo di una regione possano essere modificati in presenza di un terremoto imminente.
Dunque sarebbe logico sistemare intorno ad una regione, a rischio, dei captori passivi (misura dei campi elettrici o attivi (misura della conduttività elettrica del sottosuolo, ecc.)
Ma uno strumento di misura non ha bisogno di mettere in gioco tali intensità in tanto tempo (5-10 secondi).
Dunque questo generatore MHD non è un strumento di misura, ma sicuramente uno strumento capace di agire sull'ambiente sotterraneo.

Ora questo sistema potrebbe essere usato nei fondi marini.
Modificando un banale sottomarino, e modificando i motori con altri alimentati a propenol solido, che funzionano molto bene nell'acqua e sotto pressione (30 bar corrispondono a 300 metri di profondità). Sarebbe così possibile utilizzare un generatore Pamir nelle vicinanze di un faglia marina.
Sarebbe una nuova forma di guerra discreta (silent war), dove indebolire un avversario può semplicemente consistere nel creare dei "fenomeni naturali" sul suo territorio, con dei mezzi modesti .
 
Non escludendo di proporre, in seguito, un "aiuto umanitario"...
Tutto questo ha l'aria talmente semplice e logica che ci possiamo chiedere se questo non è stato già messo in opera.

Qui la traduzione di un articolo (censuratissimo) sulle manipolazioni mediatiche, politiche, e scientifiche sullo tsunami del 26 dicembre 2004: Il più grande crimine di guerra
Un consiglio:
i governi che hanno le loro coste esposte a probabili tsunami, non che, qualche bega in corso con potenze bellicose (esempio USA), dovrebbero rimpiazzare le boe rilevatrici di tsunami, con alcuni Idrofoni sensibili capaci di rilevare esplosioni marine importanti. Un sistema poco costoso, che contribuirebbe inoltre, una volta per tutte, a stoppare la sperimentazione nucleari sotterranea
Riprendendo l'ipotesi che la Pamir, l'arma sismica, sia stata "testata" e utilizzata per scopi politici, prendiamo ad esempio alcuni terremoti che sono coincisi, stranamente, con accadimenti geopolitici, ad esempio: il devastante terremoto in Armenia nel dicembre 1988 contemporaneo all'inizio dei disordini etnici in questa regione; e ancora fra l'Armenia e l'Azerbaijan sempre nel 1988.
Poiché l'Unione Sovietica era in pericolo, qualche generale sovietico non potrebbe, ripeto è solo un'ipotesi, aver cercato di interrompere l'insurrezione nella regione, utilizzando la Pamir?
Terremoti, tsunami, ma un'eruzione vulcanica può essere provocata artificialmente?
Il nome geyser deriva da Geysir che è il nome del più noto geyser islandese.
Un geyser è un pozzo naturale, una colonna piena d'acqua bollente, che scende profondamente nella terra in corrispondenza di una sorgente di calore.
(La cosa sorprendente che quest'acqua è verdognola, a causa dei batteri che vi vivono "nutrendosi di questa energia" e non dell'energia del sole. Questi batteri muoiono se la temperatura scende al di sotto di un certo limite (80-90°)).
L'acqua nella colonna è vicino all'ebollizione. Più la pressione è elevata e più la temperatura è alta.
Quando l'acqua non riesce a bollire il geyser cessa la sua attività, perché il peso della colonna d'acqua crea una pressione sufficiente per impedire l'ebollizione (tutti noi sappiamo che più la pressione è alta più la temperatura d'ebollizione aumenta (perché la pasta in montagna cuoce male).

Ma questo stato è instabile.
La pressione che regna nella colonna non può essere modificata, ma la temperatura aumenta sempre di più fino a creare un punto critico. Allora una bolla si forma e rimonta alla superficie e provoca l'ebollizione dell'acqua che si trova sul suo passaggio. Anche il volume del vapore che monta cresce, e può aumentare di molti metri cubi.
Quando raggiunge la superficie, la bolla esplode e provoca l'emissione di una colonna di vapore, che può arrivare a molti metri di altezza.
Un vulcano attivo ha un modo di funzionare analogo, ma la sua colonna contiene magma e gas in equilibrio. In generale questa colonna è collegata in profondità ad una sacca di magma.
Possiamo capire allora come è possibile, con l'aiuto di micro-onde pulsate a tre bassa frequenza, capaci di trasportare dell'energia termica nelle profondità del vulcano, e riscaldare il magma, rendere instabile il sistema, se questo è vicino al suo punto critico.
L'URSS progettava di devastare l'America.
Articolo numero 914-novembre 1993 della rivista Science et Vie:
I militari sovietici studiavano la " guerra geofisica ".
Durante 20 anni gli scienziati dell'URSS hanno sognato di far crollare gli odiati capitalisti.
"Mentre Gorbatchev discuteva con Reagan dei mezzi per porre fine alla guerra fredda, alcuni generali sovietici, studiavano il modo e i mezzi per devastare l'America con terremoti e tsunami." Così ha dichiarato il generale del KGB, Oleg Kalougine.
La devastazione degli Stati Uniti e del Canada sarebbe stata realizzata grazie “alle bombe sismiche" cioè bombe termonucleari che si sarebbero fatte esplodere sotto terra. Negli anni sessanta, i sismologi sovietici si erano accorti che, ogni volta che procedevano ad un'esplosione sotterranea, vi era un terremoto nei giorni seguenti, a volte a centinaia di chilometri di distanza.
È così, riporta Alexeï Nikolaïev, dell'istituto di geologia di Mosca, che una bomba che era stata fatta esplodere vicino a Semipalatinsk, nel Kazachstan, ha scatenato terremoti nel Tagikistan, l'Uzbekistan ed anche l'Iran.
Si dubitò inizialmente che ci fosse un legame tra le esplosioni termonucleari sotterranee ed i sismi dei giorni successivi, ma infine, l'evidenza era là. E Nikolaïev ed il suo gruppo dimostrarono che anche esplosioni di debole intensità provocavano sismi fino a 1.600 km dall'epicentro.
Alcuni scienziati sovietici sarebbero attualmente persuasi che terremoto che devastò l'Armenia nel 1988 e fece 45.000 morti fu causato da un'esplosione termonucleare a 3.500 km di distanza, a Novaya Zemlya.

I sovietici fecero dunque esplodere 32 bombe sotterranee sul loro territorio, per studiarne gli effetti. All'inizio degli anni ottanta, geologi civili concepirono un progetto per realizzare bombe molto potenti, capaci di provocare spinte violente alle placche tettoniche.
I sismi non si scatenavano mai subito dopo le esplosioni, ma si producevano a molti giorni di distanza, cosa che poteva permettere ai sovietici di dichiararsi innocenti, nel caso di sismi e tsunami devastanti.
Nikolaïev riconosce tuttavia che sarebbe stato difficile dirigere gli effetti contro un obiettivo scelto. Se la California è particolarmente vulnerabile, per il fatto che la faglia di San Andrea coincide con la dorsale (bordo orientale) della placca del Pacifico, le placche tettoniche si prestano male infatti a "giochi" di questo tipo. Ed Ikram Kerimov, direttore assistente dell'istituto di geologia dell'Azerbaigian, ritiene che siano necessario ulteriori studi prima di riuscire a raggiungere l'America, che si trova a oltre 8.000 km della costa orientale della Siberia. Rileviamo, incidentalmente, che giocare in tal modo al "biliardo" tettonico i sovietici avrebbero potuto devastare il Giappone, e che, se fossero riusciti a spingere la placca del Pacifico, nulla dice che la scossa non si sarebbe riflessa sulla placca di Nazca,e devastare anche la costa occidentale del Sud America - Perù, Bolivia, Cile, ecc.
Ex capo del contro-spionaggio diventato da un politico riformista, Kalougine dichiara che scoprì i piani quando fu incaricato, nel 1988, di dirigere le ricerche segrete dell'accademia delle scienze.
Questo tipo di rivelazione senza dubbio indurrà alcuni paesi a verificare se esplosioni nucleari sotterranee (le quali sono state tutte monitorate dai sismografi mondiali) hanno provocato in seguito sismi sul loro territorio. Pensiamo a quello che accadde in Australia, uno dei continenti più stabili, nel 1990 (5,5 sulla scala di Richter, 11 morti, 120 feriti), senza parlare del sisma che devastò, il Tagikistan lo stesso anno.
 
Il nostro commento:
quello scritto nell'articolo potrebbe accadere. Si osserverà che la famosa faglia di San Andrea è nata dall'attrito di due placche una contro l'altra.
Se un sisma si producesse a San Francisco, simile a quello che devastò la città un secolo fa, ci sarebbe un epicentro, un punto dove le due placche inizierebbero a scivolare. Quindi il movimento si propagherebbe allora con rapidità estendendosi su oltre mille chilometri. L'intensità del terremoto cresce in proporzione alla lunghezza della placca interessata.
L'articolo di Science et Vie segnala che i Russi avevano previsto, ancor prima dell'inizio degli anni novanta che esplosioni nucleari sotterranee possano essere utilizzate per scatenare sismi. Ma non si sa come i Russi avrebbero potuto attaccare, in modo diretto un paese come gli Stati Uniti, procedendo con esplosioni nucleari sotterranee nel loro territorio, a oltre otto mila chilometri di distanza, o come avrebbero potuto usare la Pamir vicino alla costa occidentale americana, senza "firmare" il loro atto.
Ricordiamo infine che film Hollywoodiani, come Superman, hanno già ripreso questo tema del sisma nella vicinanze di San Francisco scatenato da esplosioni nucleari sotterranee.

 


 
ANCHE LA FLOTTA RUSSA CONFERMA

Una relazione della Flotta russa del Nord rivelerebbe che il terremoto che ha devastato Haiti è inequivocabilmente "il risultato di un test, da parte della U. S. Navy, della sua arma sismica".
 
La Flotta del Nord osserva i movimenti e le attività navali degli americani nei Caraibi, dal 2008 quando gli Stati Uniti hanno annunciato la loro intenzione di ricostruire la Quarta Flotta che fu sciolta nel 1950. La Russia aveva reagito un anno più tardi, riprendendo nella regione le esercitazioni della sua flotta, di cui fa parte l'incrociatore atomico lancia-missili Pietro il Grande; esercitazioni sospese dopo la fine della Guerra Fredda.
 
Dalla fine degli anni '70, gli Stati Uniti hanno enormemente migliorato la ricerca sulle armi sismiche.
 
Secondo questo rapporto russo, al giorno d'oggi gli USA utilizzano generatori di impulsi, al plasma e a risonanza, in tandem con bombe Shockwave (a onde di choc)[1]
 
Il rapporto mette a confronto due esperimenti condotti dalla U.S. Navy la settimana scorsa: un terremoto di magnitudo 6,5 vicino alla città di Eureka, California, che non ha fatto vittime, e il terremoto dei Caraibi che ha fatto almeno 140 000 morti.
Come spiega il rapporto, è molto probabile che la U.S. Navy fosse pienamente consapevole dei danni che questa esperienza poteva provocare ad Haiti.
 
Per questo, la U.S. Navy aveva inviato in anticipo sull'Isola iuna postazione al comando del generale P.K. Keen, comandante in seconda del SouthCom (Southern Command), per sorvegliare le possibili operazioni di soccorso.
 
Per quanto riguarda l'obiettivo finale di questi esperimenti, dice il rapporto, si trattava della pianificazione della distruzione dell'Iran per mezzo di una serie di terremoti al fine di neutralizzare l'attuale governo islamico.
 
Secondo il rapporto, il sistema sperimentale degli Stati Uniti Haarp (High Frequency Active Auroral Research Program) permetterebbe inoltre di creare delle anomalie climatiche al fine di provocare inondazioni, siccità e uragani [2]
 
Secondo un precedente rapporto, i dati disponibili coincidono con quelli del terremoto di magnitudo 7,8 sulla scala Richter che si è verificato nel Sichuan (Cina), il 12 maggio 2008, provocato ugualmente dalle onde elettromagnetiche di HAARP.
 
Sono state osservate delle correlazioni tra l'attività sismica e la ionosfera di HAARP:
1. I terremoti in cui la profondità è linearmente identica nella stessa faglia, sono provocati da una proiezione lineare di frequenze indotte.
 
2. Dei satelliti coordinati fra loro consentono di generare delle proiezioni, concentrate, di frequenze in punti specifici (detti Seahorse).
 
3. Un diagramma mostra che i terremoti considerati artificiali si propagano linearmente alla stessa profondità:

 




Località
 
Data
 
Profondità
 
Venezuela
 
08 gennaio 2010
 
10 km
 
Honduras
 
11 gennaio 2010
 
10 km
 
Haiti
 
12 gennaio 2010
 
10 km
 
Anche le repliche sono sono state osservate a circa 10 km di profondità.

Dopo il terremoto, il Pentagono ha annunciato che la nave ospedale USNS Comfort, ancorata a Baltimora, ha ordinato al suo equipaggio l'imbarco e ha fatto rotta verso Haiti, anche se ci vogliono alcuni giorni per raggiungere la meta.
L'ammiraglio Mike Mullen, capo di stato maggiore, ha detto che le Forze Armate degli Stati Uniti stava preparando un'emergenza per questa calamità.
 
Il generale Douglas Fraser, comandante in capo del SouthCom, ha dichiarato che alcune navi della Guardia Costiera e della Navy sono stati inviate sul posto, nonostante avessero del materiale e degli elicotteri in numero limitato.
La portaerei USS Carl Vinson è partita da Norfolk (Virginia), con una dotazione completa di aerei ed elicotteri. E 'arrivata ad Haiti il pomeriggio del 14 gennaio, ha detto Fraser. Ulteriori gruppi di elicotteri si aggiungeranno al Carl Vinson, ha continuato.

L'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID), era già sul posto ad Haiti prima del terremoto.
 
Il presidente Obama è stato informato del terremoto alle 17 e 52 del 12 gennaio, e ha ordinato l'invio dei soccorsi per il personale della sua ambasciata e gli aiuti necessari alla popolazione.
 
Conformément au rapport russe, le département d'État, l'USAID et le SouthCom ont débuté l'invasion humanitaire en déployant 10 000 soldats et mercennari à la place de l'ONU, pour contrôler le territoire haïtien après le « tremblement de terre dévastateur expérimental ».
 
Secondo il rapporto russo, il Dipartimento di Stato, l'USAID e il SouthCom hanno iniziato l'invasione umanitaria impiegando 10 000 soldati e mercenari, al posto dell'ONU, per il controllo del territorio di Haiti dopo il "devastante terremoto sperimentale".
 
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[1] "Les armes sismiques" (le armi sismiche) di Jean-Pierre Petit. Traduzione: "The quake machine". L'arma sismica.
 
[2] Ufficialmente le force US erano in postazione intorno Haiti per una esercitazione militare che simulava ... un intervento umanitario in Haiti. « Defense launches online system to coordinate Haiti relief efforts », di Bob Brewin, Govexec.com, 15 jgennaio 2010.
 
[3] "Le Programme HAARP : science ou désastre ?" (Il programma HAARP: scienza o disastro?) di Luc Mampaey, Gruppo di ricerca e d'informazione sulla pace e la sicurezza (Bruxelles, 1998).
 

APPROFONDIMENTO


Dietro il fumo, le macerie e il dramma infinito della tragedia umana di questo disgraziato paese caraibico, si sta svolgendo un dramma per il controllo di quella che i geofisici credono che possa essere la zona più ricca del mondo di petrolio e di gas derivato da idrocarburi dopo il Medioriente, possibilmente di grandezza maggiore del vicino Veneuela.

 
Già, che cosa ci stanno facendo!? Che cosa ci fanno migliaia di antenne, in ettari e ettari di terreno in Alaska, tutte puntate sulla ionosfera terrestre e che ultimamente hanno raggiunto la capacità di "sparare" più di  3,5 (milioni) mega-watts sottoforma di onde elettromagnetiche? Qualcuno spiega: «E' come un gigantesco forno a micro-onde che riscalda la ionosfera con un getto di micro-onde concentrato. Le onde elettromagnetiche rimbalzano per riflessione verso la terra, penetrando ogni cosa vivente e non vivente». Se queste antenne agiscono come un enorme forno a micro-onde sulla superficie terrestre, sono anch'esse responsabili del surriscaldamento medio della Terra e del cambiamento delle stagioni? Il progetto H.A.A.R.P. rappresenta un nuovo tipo di arma elettromagnetica capace di "accecare" le telecomunicazioni via satellite in caso guerra?

In teoria si pensa di essere in democrazia e di poter parlare di qualsiasi argomento, ma in pratica esistono argomenti tabù, ovvero che suscitano reazioni emotive talvolta forti, e favoriscono una sorta di ostracismo ideologico verso chi li tratta. Ad esempio, chi solleva il problema della guerra ambientale, chimica o sismica, suscita reazioni forti, e rischia di passare per credulone, visionario o paranoico. ... Molte persone preferiscono credere che l’attuale sistema sia loro favorevole, che sia guidato da persone autorevoli a servizio di tutti, piuttosto che aprire gli occhi e vedere che non è così. Non si tratta di avercela con qualcuno perché tutti noi vorremmo credere che le nostre autorità sono autorevoli e oneste, ma crederlo quando ciò non corrisponde a verità ci espone a pericoli e a conseguenze negative per tutti. ...

FONTE: