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mercoledì 25 maggio 2011

LA MORATTI GIOCA LA CARTA DEI FINTI ROM CHE FANNO PROPAGANDA A PISAPIA?


Giuliano Pisapia 
 Dopo i vari falsi d'autore(vedi il falso attentato a Belpietro...il falso attentato ai danni di Fini... il falso Duomo al falsissimo Berlusconi?) adesso tocca ai fini rom e ai finti punckabbestia.Se questo risultasse vero,sarebbe  un vero atteggiamento da clan MAFIOSO degno di questo  governo

Giuliano Pisapia, il candidato sindaco al ballottaggio con Letizia Moratti.
Un vero e proprio scandalo sta inondando la Milano dei ballottaggi: a quanto pare, dei figuranti sarebbero stati assoldati per spacciarsi come sostenitori di Giuliano Pisapia, affinché spaventino la popolazione e la indirizzino verso la concorrente Letizia Moratti. Un chiaro esempio di come la campagna elettorale abbia assunto toni decisamente anomali, ben lontani dai canoni dell’ammissibilità politica nonché della correttezza verso gli elettori.
A riportarlo è “Il Fatto Quotidiano” con una news rimbalzata poi velocemente in rete, in cui vengono descritti dei casi di evidente, e scioccante, manipolazione politica. Secondo lo staff dei sostenitori di Pisapia, negli ultimi giorni a Milano si sarebbero verificati alcuni eventi anomali, come la copertura di tutti i manifesti elettorali e la presenza di personaggi sospetti assoldati nel ruolo di falsi divulgatori politici.
Vi sarebbero, infatti, finti tossicodipendenti e rumorosi “punkabbestia” che si aggirerebbero nei vagoni della metro disturbando i presenti, i quali rimarcherebbero di essere la gioventù di Pisapia. Accanto a questi, si sarebbero materializzati gruppetti di rom nei vari mercati rionali della città, intenti a distribuire volantini a favore del candidato del PD accompagnati da slogan, ovviamente, correlati al problema dei campi nomadi nel capoluogo lombardo.
Ma non è tutto: sarebbero stati addirittura identificati dei geometri fittizi, con tanto di operai al seguito, impegnati in falsi sopralluoghi in alcune zone nevralgiche della città, i quali avrebbero dichiarato ai passanti di essere impegnati nella costruzione della “moschea di Pisapia“.
“Sembra che ci siano ragazzi trasandati che passano la giornata in metro ascoltando musica a tutto volume; alle proteste dei passeggeri risponderebbero malamente con frasi tipo “noi siamo per Pisapia”. Altri cittadini ci segnalano in alcuni mercati rionali la presenza di giovani rom che distribuiscono volantini per Pisapia. Infine, ci è stata addirittura denunciata la comparsa di capannelli di finti operai, con tanto di geometri, intenti a fare sopralluoghi e a prendere le misure per la nuova “moschea di Pisapia”. Roba che neanche Amici Miei”.
La notizia, ripresa online da Giornalettismo, è subito rimbalzata in ogni angolo dei social network, dove in molti pare abbiano confermato le dichiarazioni dell’entourage di Pisapia. Al momento, è però prematuro accusare l’organizzazione della concorrente Letizia Moratti di essere il mandante di questa messinscena, perché potrebbe essere anche il risultato dell’azione di un gruppo di sostenitori non direttamente collegati alla candidata, così come di individui appartenenti ad altre compagini politiche. Se ne saprà probabilmente di più nelle prossime ore, in attesa delle dichiarazioni dell’attuale sindaco in merito a questa certamente singolare vicenda.

FONTE:http://www.diredonna.it/falsi-rom-e-drogati-pro-giuliano-pisapia-e-scandalo-a-milano-40185.html

martedì 17 maggio 2011

VACCINATI PUOI VINCERE UN IPOD - NUOVA FRONTIERA DELLA SALUTE

 Gia' è proprio così un nuovo concorso a premi,il regolamento è semplice piu' ti vaccini piu' punti avrai e lla fine puoi vincere un ipod.
L'iscrizione al concorso è solamente per ragazzni americani in eta' scolare superiore,quindi mi dispiace noi non possiamo partecipare.
NON è UNA NOTIZIA BUFALA PURTROPPO, E' LA MESTA VERITA'.POSTO L'ARTICOLO INTERO BUONA LETTURA.....


Quando si parla di incentivi, ad esempio nel campo dei motoveicoli e delle automobili, si parla di provvedimenti varati per indurre all'acquisto di un bene, e che siano incentivi governativi o della singola azienda produttrice, si tratta sempre di una manovra per indurre al consumo e incentivare gli affari in un certo settore produttivo.
Ma quando si parla di vaccini, che in teoria dovrebbero essere strumenti utili per salvaguardare la salute, viene difficile capire perché mai dovrebbero “incentivarne l'uso” ricorrendo al miraggio di premi sorteggiati tra i ragazzi che ricevono il maggior numero di vaccini.
Negli screenshot di questo articolo potete trovare i dettagli del "programma di incentivi alla vaccinazione" di un distretto statunitense (Chapel Hill - Carrboro, nella Carolina del Nord.

Il distretto sanitario della contea di Orange vuole offrire un incentivo per aiutare a motivare i ragazzi alla vaccinazione.
Per partecipare alla gara bisogna farsi somministrare almeno il vaccino contro il meningococco, aggiudicandosi così 2 punti.

A ciò si aggiunge un punto per ogni altro vaccino somministrato (sempre nello stesso arco di tempo, i due mesi di aprile e maggio) e c'è un punto di bonus per chi riceve tutti i vaccini della serie. Tra i vaccini della serie ritroviamo il pericolosissimo e altamente discusso vaccino contro il Papilloma virus, vaccino che ha già causato molte morti e malattie autoimmuni, vaccino che, guarda caso, in certi casi è stato "incentivato" addirittura pagando chi lo riceve.
Ma in questa serie di vaccini troviamo anche il vaccino trivalente DPT (difteria, tetano e pertosse). Ciò vuol dire che fare il pieno di vaccini significa esporsi ai componenti di 4 vaccini di cui uno trivalente, tutti nel giro di due mesi, con le conseguenti complicazioni che potrebbero derivare dal sommarsi degli effetti collaterali avversi di tutte queste immunizzazioni. Il sistema immunitario riceve un grande stress a causa di una singola vaccinazione, ed assieme agli antigeni che servirebbero a creare gli anticorpi vengono iniettati con ogni vaccino tutta una serie di sostanze chimiche più o meno potenzialmente pericolose.
Il vaccino DPT (in inglese si scrive TDaP, ovvero Tetanus, Diphteria and Pertussis) ad esempio contiene (vedi quanto riporta il sito di una università di medicina fondata da Rockefeller)

a) formaldeide, sostanze considerata cancerogena (e che troviamo in quasi tutti i mobili che poi la rilasciano per farcela respirare): l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) sin dal 2004 ha inserito la Formaldeide nell'elenco delle sostanze considerate con certezza cancerogene per la specie umana.

b) alluminio, metallo fortemente tossico, pericoloso soprattutto per il sistema nervoso.
c) mercurio (solo in uno dei vaccini attualmente in uso) metallo fortemente tossico soprattutto per il sistema nervoso, ma non solo, potente veleno che causa autismo, sclerosi multipla, psoriasi ed altre malattie autoimmuni.

Di per sè la somministrazione del vaccino DPT, secondo le autorità sanitarie statunitensi, può causare i seguenti effetti collaterali e rischi che usualmente durano pochi giorni
[e quindi qualche volta, se sei sfortunato molto più a lungo - N.d.T.]
febbre
irritabilità
dolore alla zona dell'iniezione
vomito
diminuzione dell'appetito
Le reazioni di entità media o seria non sono comune, esse includono:
   * Pianto ininterrotto per più di 3 ore (1 caso ogni 1.000 bambini) [il che vuol dire, dal momento che il vaccino lo fanno circa il 90% degli statunitensi, che ci sono un bel po' di casi - N.d.T.]
   * Febbre oltre i 105 gradi F [40 gradi e mezzo] (1 caso su 16.000 bambini)
   * Seizures - parola di dubbia traduzione dal momento che indica sia un colpo apoplettico che un qualsiasi altro "colpo", in ogni caso si tratta di un attacchi alquanto gravi per la salute (1 caso su 14.000 bambini).
Reazioni gravi sono estremamente rare, ma possono includere reazioni allergiche compresa la difficoltà di respirare e lo shock [anafilattico immagino - N.d.T.]. Tali reazioni avvengono in un caso ogni 1.000.000. Danni permanenti e danneggiamento sono capitati di rado, ma è difficile da dire se sono stati realmente causati dal vaccino. [però non vi sembra una bella roulette russa? - N.d.T.]
Il vaccino DPT non è raccomandato per pazienti che hanno sviluppato la sindrome di Guillain-Barre entro 6 mesi da una vaccinazione antitetanica.
(...) [segue il consiglio di non vaccinare nel caso si sia verificata una qualche gravi reazioni ad una precedente somministrazione dello stesso vaccino - N.d.T.].

E adesso torniamo alla nostra "gara" a chi si vaccina prima e di più. La gara prevede che, in base ai punteggi raggiunti, un amministratore scolastico sceglierà tre vincitori (uno per ogni grado di scuola): i premi sono l'ipod per i più piccoli e il computer portatile per i più grandi, oltre alla foto ricordo sul giornale locale assicurata per i vincitori.
Da notare che gli adolescenti che hanno compiuto 16 anni di età possono decidere da soli se ricevere il vaccino (e ciò appare alquanto azzardato dal momento che a quell'età di autocoscienza ce n'é ancora ben poca).
La gara si svolge grazie alla donazione dei genitori di una ragazzina morta per un'infezione di meningococco, ma non ci si spiega come mai nella lista dei vaccini della "gara" compaiono il vaccino trivalente DPT e quello contro il Papilloma virus.

Il vaccino DPT è altamente pericoloso, e può in certi casi provocare anche danneggiamenti cerebrali permanenti ed altri seri effetti collaterali. Appena due mesi fa un uomo del Texas testimoniava alla trasmissione televisiva My FOX Houston come tale vaccino avesse trasformato la sua sorella minore in una sorta di vegetale che soffre per giunta di centinaia di attacchi al giorno.
Autore: Corrado Penna / Fonte: scienzamarcia.blogspot.com

giovedì 5 maggio 2011

OBAMA NON E' AMERICANO LO DIMOSTRA IL CERTIFICATO

Non ci sono commenti da fare se non chiederci se pensano che tutto il mondo sia stupido,guardate il video e fate le vostre riflessioni.Alcuni inutrono il seme del dubbio anche negli states


Nel tentativo di porre fine alle voci che definiscono Barack Obama un cittadino non americano, la Casa Bianca il 27 aprile ha pubblicato il certificato che prova la nascita del presidente a Honolulu, nelle Hawaii, il 4 agosto del 1961 (guarda il certificato). «Sono americano. Sono nato alle Hawaii, il 4 agosto 1961, all’Ospedale Kapiolani di Honolulu. Ora però basta con queste fesserie, ho cose più importanti da fare» ha dichiarato Obama.
LA POLEMICA. La Costituzione Usa prevede l'elezione a presidente solo per i cittadini statunitensi mentre gli scettici sostengono che Obama sia invece nato in Kenya e quindi la sua nomina non sarebbe valida. «Non abbiamo tempo per questo tipo di sciocchezze», ha detto Obama durante una breve conferenza stampa. Solitamente la Casa Bianca non diffonde questo genere di documenti, ma lo ha fatto in questo caso su richiesta specifica del presidente.
«La questione va avanti da oltre due anni, ma chiunque ha indagato sulla cosa ha confermato che sono nato il 4 agosto 1961 alle Hawaii. De settimane fa, quando i repubblicani hanno scritto il loro piano di tagli alla spesa pubblica, io ho replicato che bisognava investire su scuola e ricerca per il bene dei nostri figli. Un dibattito importante sul nostro futuro, eppure per molti giorni, sui media non si parlavo di tutto ciò, ma del mio certificato di nascita», ha spiegato il presidente Usa.

Le reazioni

Donald Trump, tra coloro che avevano sollevato il dubbio secondo il quale Obama non è nato negli Usa, è stato tra i primi a commentare i documenti pubblicati dalla Casa Bianca. «Spero che sia autentico», ha detto Trump, «voglio vederlo di persona».
L'imprenditore, potenziale candidato repubblicano alle presidenziali del 2012 ha anche aggiunto: «Mi chiedo perché non l'ha mostrato prima. Comunque sono contento perché ora possiamo parlare di tanti problemi seri che affliggono il Paese». «Oggi sono orgoglioso di me stesso. Sono riuscito a ottenere ciò che altri non sono riusciti a ottenere in tanti anni» ha poi aggiunto Trump da Portsmouth, New Hampshire, uno degli Stati decisivi per ogni candidato che punti alla Casa Bianca, «io e Barack ormai siamo appaiati nei sondaggi...».
PAROLA ALLA CASA BIANCA. Secondo Dan Pfeiffer, direttore della comunicazione della Casa Bianca, «sarebbe ora che il Paese discutesse di problemi veri e non fosse distratto da queste questioni totalmente finte». Pfeiffer ha anche aggiunto in una nota che la distrazione del certificato non è stata «una buona cosa per l'America», perché «il popolo americano è stato tenuto lontano dalle grandi sfide che affrontiamo ogni giorno».
FONTE http://www.lettera43.it/attualita/14236/obama-ecco-il-mio-certificato-di-nascita.htm






mercoledì 4 maggio 2011

ISCRIZIONE AL COMITATO NAZIONALE CONTRO LE SCIE CHIMICHE

 


Si chiede a tutti gli interessati di iscriversi al comitato nazionale TANKER ENEMY per dare forza al comitato e amplificare la nostra voce, organizziamoci, facciamo sentire che non siamo d'accordo con i loro piani assurdi e misterisosi,facciamogli capire che non siamo delle marionette e che i fili si possono rompere,è giunto il momento di dire BASTA!

PER L'ISCRIZIONE CLICCARE QUISI RAGGIUNGE LA PAGINA DI TANKER ENEMY



FMI + USA = CRIMINALI !!!!!

        
TRADOTTO DA ELENA INTRA
"Avevo 30 anni quando ho subito l'operazione e da allora sono praticamente inutile per lavorare in campagna", afferma Cléofl Neira, 50 anni, dalla porta di casa sua. A Yanguila, un villaggio di poche centinaia di persone vicino alla città di Huancabamba, nel nord del Perù, più di 15 donne hanno subito lo stesso intervento di legatura delle tube. La maggior parte di queste contadine sono rimaste invalide e con pesanti problemi di salute. Ancora oggi continuano a chiedere giustizia alle autorità e hanno anche portato il caso davanti alla Corte interamericana dei diritti umani. Si stanno studiando anche altre vie giudiziarie per costringere lo Stato a risarcire le vittime. "Non volevo sottopormi a questa operazione, non sapevo che non avrei più potuto avere figli, non me l'hanno detto. Sono arrivati qui con promesse di cibo, medicinali, ma alla fine non abbiamo visto altro che dolore", spiega Cléofl, madre di sette figli avuti prima dell'operazione.
"Loro" sta a indicare gli emissari del Ministero della Salute del governo di Alberto Fujimori (1990-2000) che furono inviati sulle montagne delle Ande, tra il 1995 e il 2000 per attuare gli ordini delle autorità: ridurre il tasso di natalità nelle campagne, secondo quanto sosteneva il Fondo Monetario Internazionale. La Banca mondiale aveva fornito fondi per contribuire all'attuazione del programma di pianificazione familiare consistente in interventi chirurgici anticoncezionali volontari. Inoltre, gli Stati Uniti, attraverso US Aid, avevano finanziato il progetto di Fujimori, il quale era libero di agire, forte di una comoda rielezione avvenuta nel 1995.
"Di volontario non c'era nulla. La stragrande maggioranza di queste donne sono state costrette o ingannate con la promessa di avere in cambio qualche chilo di riso o di zucchero", dice Josefa, un'attivista per la difesa dei diritti delle donne. In tutto il Perù, si stima che 300.000 donne sono state vittime di sterilizzazioni forzate. Tutte erano contadine, indigene, povere e analfabete o con scarsa istruzione. "Ogni giorno, un'infermiera sconosciuta veniva per convincerci ad effettuare l'intervento e ci assicurava che potevamo continuare a 'fare figli come cavie', era molto offensivo quello ciò che ci diceva. Alla fine partimmo in cinque, tutto spesato, cibo e viaggio per Huancabamba" racconta Cléofl.
Oggi nessuno dei medici o delle infermiere che hanno eseguito queste operazioni lavora ancora all'ospedale di Huancabamba. "Sono spariti quando abbiamo iniziato a indagare. Il governo li ha portati a Lima e alcuni sono stati dimessi", aggiunge Josefa. Nel 1996 sono emerse le prime testimonianze di donne che avevano subito l'intervento. Organizzazioni come il Comitato dell'America Latina e dei Caraibi per la difesa dei diritti della donna (CLADEM), coordinato da Giulia Tamayo, hanno raccolto informazioni e presentato reclami.
"Un giorno sono andata in ospedale e ho visto 20 donne sdraiate sul pavimento in una pozza di sangue, erano state appena operate. In quel momento è iniziata la lotta per fermare queste azioni criminose", afferma Josefa.
Indossando il tradizionale cappello di paglia, Bacilia Herrera ricorda come se fosse ieri l'intervento. "Sono andata in ospedale perché avevo dei dolori alla schiena, ma all'improvviso mi hanno posto su una barella e hanno iniziato a fare iniezioni. Il giorno dopo mi hanno operata", racconta Bacilia, madre di cinque figli, un numero basso per le zone di montagna, dove le donne arrivano ad averne tra i sette e dieci.
Con l'aiuto del padre e del marito ha cercato di denunciare il fatto, ma né il sindaco né altre autorità hanno dato importanza alla sua testimonianza. "Mi hanno fatto firmare un foglio, che era l'autorizzazione alla sterilizzazione, ma non ho potuto leggerlo. Oggi mi pento di aver firmato", conclude.
Nel suo dramma, Bacilia ha avuto però la fortuna di essere operata dal Dottor Jesús, ora deceduto. "Fortuna" non condivisa dalla maggior parte delle donne che sono state invece operate da infermieri praticanti, i quali avevano altri obiettivi in mente. "Si è scoperto solo più avanti, durante gli interrogatori ai medici, che questi venivano pagati una certa percentuale per ogni donna sterilizzata", ha detto Josefa.
Sono circa 18 le contadine poi morte in seguito alle operazioni. Molte altre hanno avuto conseguenze che si porteranno dietro a vita. "L'operazione era molto veloce, il giorno seguente ci davano un brodo e poi fuori per strada, molte di noi sono tornate a lavorare presso l'azienda agricola come se niente fosse, ma non riuscivamo a muoverci", spiega Cléofl, una delle più colpite dall'operazione a Yanguila. Sette mesi dopo l'intervento è stata ricoverata d'urgenza in ospedale per intensi dolori. I medici le avevano lasciato un filo di sei centimetri nel ventre.
"Adesso sento sempre un bruciore, non posso trasportare legna", dice mostrando la cicatrice rimasta, simile ad un altro ombelico. Come la maggior parte delle donne operate, non può più avere rapporti sessuali con il marito. "Sono fortunata, mio ​​marito non mi ha cacciato", spiega. Molte famiglie sono state distrutte a seguito delle operazioni, perché alcuni mariti hanno lasciato le mogli, giudicate ormai inutili in casa.
Dopo essere state gestite da varie Commissioni per i diritti umani del Parlamento, le indagini sulle sterilizzazioni avvenute all'epoca di Fujimori si trovano ora presso l'Ufficio del Procuratore generale e avanzano lentamente, a quanto pare per la mancanza di risorse. L'organizzazione non governativa Manuela Ramos ha presentato insieme a CLADEM il caso dinanzi alla Corte Interamericana dei diritti umani. Le vittime sono ancora in attesa di un risarcimento, ma il loro destino ora dipende da chi vincerà il ballottaggio alle elezioni presidenziali il prossimo 5 giugno. "Se vince Keiko [la figlia di Fujimori] contro Ollanta Humala, allora non potremo avere giustizia, finiremo per sempre nel dimenticatoio", assicura Cléofl Neira con angoscia.
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Post originale: Esterilizadas a cambio de arroz, di Diane Cambon. Ripreso dalla testata Publico.es

lunedì 2 maggio 2011

BIN LADEN MORTO PER FINTA....?FOTO FALSA


 Come al solito in questi tempi le notizie che arrivano nelle nostre case sono da scremare e in molti casi sono da considerarsi false.
La notizia di oggi però lascia un po scioccati,non quella che hanno lanciato tutti i media mondiali ma quella che vi propongo,  divulgata da peacereporter



Il presunto autore degli attentati alle torri gemelle e al pentagono di quasi 11 anni fa ucciso da un commando Usa che ne ha anche recuperato il cadavere. E questa volta non ci dovrebbero essee dubbi, visto che la notizia è stata data direttamente dal presidente Obama, che ha anche detto di avere autorizzato lui stesso, una settimana fa, l'operazione compiuta ad Abbotabad, una cittadina di 30 mila abitanti sotto l'Himalaya, nella valle di Orash a nord di Islamabad. Ma i talebani smentiscono.

La prima foto del cadavere di Osama mostrata da tutte le televisioni del mondo e ripresa dai principali siti di informazione e che potete vedere qui a fianco, è un falso clamoroso. Si tratta di una immagine evidentemente elaborata con un programma di editing di immagini, ripresa dal sito "unconfirmedsources". Il nome del file, peraltro, 20060923-torturedosama.jpg dovrebbe bastare a chiarire l'equivoco: si tratta di una foto del 23 settembre 2006 il cui nome è "osama torturato".

FONTE http://it.peacereporter.net/

Se qualcuno di voi ha un po di esperienza con photoshop sa con quanta facilita' sia possibile fare un fotomontaggio come questo(mal fatto come questo)

La foto è la medesima solo un po scurita un po piu' contrastata infatti la barba è nera e non grigia...la luce sulla lingua,queela all'interno dell'orecchio le rughe sono le stesse nelle due foto....
Se avete la possibilita tagliate in due la foto e sovrapponete la foto è la stessa...

ore 13 30
AGGIORNAMENTO DA http://www.tuxboard.com/photo-de-ben-laden-mort-fake/

photo fake mort ben laden 640x256 Photo de Ben Laden mort = FAKE